Una condizione da curare tempestivamente e che non colpisce solo i cuccioli, anche il tuo gatto potrebbe soffrirne
La salute dei nostri amici pelosi è sempre una priorità ma alcune volte non siamo sempre in grado di capire facilmente che qualcosa non va. Uno degli esempi più classici è il capire la presenza di parassiti interni all’intestino del nostro micio, parassiti che sono pericolosissimi per la sua salute anche perché molto spesso questi possono migrare dall’intestino e portare le loro cisti anche in altri organi. Questo tipo di parassiti è inoltre trasmissibile anche all’uomo soprattutto quando siamo magari intenti nel pulire la lettiera del micio, per tutti questi motivi capire se il tuo gatto ne è affetto e agire in maniera veloce è davvero importante.
Parassiti nel gatto: Anche il tuo potrebbe soffrirne, te ne accorgi in un modo semplicissimo!
Chiunque abbia portato in casa un cucciolo probabilmente sa bene che una delle profilassi primarie è proprio la cura dei parassiti. In generale ogni cucciolo ne soffre ma molti tendono a pensare che questa tipologia di parassiti sia difficile da riscontrare anche negli animali adulti. La verità però è che, soprattutto nei gatti, incappare ancora in questa insidia nell’arco della vita è davvero facile, soprattutto per via della loro natura che li porta a cacciare prede selvatiche.
Piccoli rettili, topi, anfibi e uccelli possono infatti avere i cosiddetti vermi al loro interno e trasmetterli al gatto che li ha mangiato, ovviamente non è solo questo il mezzo con il quale il micio può entrare in contatto con le cisti dei vermi e “covarle” nel suo corpo, ma questo lato selvaggio del gatto lo espone in maniera ben più marcata di quanto sono esposti ad esempio i nostri cani
In genere i vermi più comuni del gatto sono gli Ascaridi, parassiti che si nutrono di quanto ingerito dal gatto e che compiono il loro ciclo vitale nell’intestino dell’animale. Le femmine di Ascaridi possono deporre circa 200.000 uova al giorno che poi vengono espulse con le feci in attesa che un altro animale vi entri in contatto per iniziare un nuovo ciclo, restando infette dopo l’espulsione anche per 8 settimane. Gli Ascardi, seppur rappresentano la tipologia di parassita intestinale più comune, non sono gli unici, ma in caso di infestazione da vermi intestinali i sintomi sono più o meno uguali indipendentemente dalla tipologia di parassita.
Il mezzo migliore per evidenziare la presenza di parassiti è l’analisi delle feci, generalmente effettuando un controllo su un campione al giorno per 3 giorni consecutivi, grazie a questo esame il veterinario potrà stabilire la presenza dei parassiti ed anche la tipologia di parassita presente scegliendo così il mezzo più specifico per debellarlo. In genere però i veterinari tendono a somministrare vermifughi ad ampio spettro in modo da eliminare eventualmente ogni tipo di parassita con un solo trattamento.
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Una raccomandazione indispensabile è però quella di trattare ogni animale presente in casa, se si hanno diversi gatti, infatti, molto probabilmente tutti saranno infettati dai vermi e tralasciando la cura di uno degli ospiti di casa potremmo in breve tempo ritrovarci nella medesima situazione iniziale. Purtroppo è quasi impossibile evitare che il nostro gatto venga infettato da questi parassiti, motivo per cui potrebbe essere utile sverminare regolarmente il gatto per evitare problemi di salute.
Ovviamente i gatti che vivono all’aperto hanno un rischio maggiore di contrarre questi parassiti mentre i gatti che abitano in appartamento hanno meno probabilità, anche se questi vermi possono comunque entrare in casa tramite uova portate sotto le scarpe da noi. I veterinari consigliano dunque di effettuare un esame delle feci almeno 4 volte all’anno,oppure in alternativa optare per una sverminatura preventiva ogni anno.
Quest’ultima pratica potrebbe sicuramente risultare meno costosa e più indicata per mantenere non solo una sicurezza per la salute del micio ma anche per quella degli altri abitanti della casa, soprattutto se vi abitino bambini sempre intenti a mettere cose in bocca.