Adolescenti torturano e bruciano un cucciolo: animalisti infuriati per condanna troppo “blanda”

Adolescenti torturano e bruciano un cucciolo: animalisti infuriati per condanna troppo “blanda”

chunsky

Una notizia terrificante che riguarda un cucciolo rubato, drogato e torturato da un gruppo di adolescenti, a Margate nel Kent in Inghilterra.
Ma quella giovane banda di criminali non si è accontentata di fare del male a quel povero animale. Infatti, stando a quanto ha denunciato Caroline Doe, ispettore della Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA), il cucciolo è stato poi dato alle fiamme.

Un caso definito “inquietante”dall’organizzazione che si occupa di tutela animali. La bestiola è stata trovata in condizioni disperate con una zampa e il collo rotti con ustioni sul viso e gli occhi per cui la Doe ha sostenuto che si tratta di “un miracolo che sia ancora vivo”.

Il cagnolino di nome Chunsky, un incrocio con un Chihuahua, è sopravvissuto alle torture ed è stato ritrovato il giorno dopo la terribile vicenda, in una discarica dove era stato abbandonato dai suoi aguzzini, da un passante che lo ha restituito al proprietario.

La vicenda è accaduta a febbraio di quest’anno e i giovani ragazzi dai 15 ai 16 anni sono stati individuati e accusati di furto e maltrattamento animali. La sentenza definitiva, emessa lo scorso novembre, ha vietato la possibilità di possesso di animali per un periodo di cinque anni e l’obbligo del pagamento di una multa che spazia dalle 500 alle 5,800 sterline.

La notizia, rimbalzata sulle pagine dei quotidiani, ha provocato lo sdegno nel paese in quanto per gli animalisti si tratta di una condanna insufficiente per cui è stata avviata una petizione Justice for Chunky the Chihuahua che in pochi giorni è stata firmata da oltre 300mila persone con la quale viene chiesto che questi giovani, nonché qualsiasi individuo che abusa degli animali siano interdetti a vita di detenzione di un animale.

“Fortunatamente Chunky è tornato in salute e si trova con la sua famiglia, anche se temo rimarrà per sempre disturbato e nervoso a causa di questa disavventura. Questo è stato il caso più inquietante con cui mi sia mai confrontata. In assoluto. Questi giovani hanno ammesso di aver drogato il cucciolo, di averlo picchiato e di avergli torto il collo fino a romperlo, prima di gettarlo via. Hanno anche affermato di avergli dato fuoco al muso e agli occhi dopo averli spruzzati con un barattolo di deodorante. L’intero evento mi fa rabbrividire. Gli imputati saranno anche stati giovani e possono aver confessato di essere stati sotto l’effetto di droga, ma la cattiveria che hanno inferto a questo povero cane è stata estrema, barbara e imperdonabile”, ha concluso la Deo, in un post condiviso su Facebook a commento della sentenza (clicca qui).

Secondo alcuni esperti, è possibile che il cucciolo sia sopravvissuto a queste terribili sofferenze, a causa della droga che gli era stata somministrata.

Come sempre in questi casi, ci si chiede perché prendere di mira esseri innocenti e soprattutto come mai la società non condanna con maggiore forza questi orrori, con pene più severe. Ricordando la cattiveria gratuita e le atrocità delle quali sono vittime quotidianamente i nostri animali, considerando inoltre che le persone che maltrattato animali sono potenziali individui pericolosi per la società (clicca qui), sarebbe forse anche il caso di valutare un’ipotesi di monitoraggio e possibili ulteriori restrizioni delle libertà di queste persone.

 

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