Il box per i cavalli può trasformarsi in una trappola mortale.
Il cavallo “inboxato” è un termine temuto dai proprietari. Creare l’ambiente ideale per un cavallo non è mai semplice. Ogni situazione può presentare dei pericoli e dei rischi che variano anche in base all’età dell’animale, alle sue condizioni di salute.
All’interno del box il cavallo può rimanere incastrato. Accade che si rotola e finendo contro una parete non riesce più a rialzarsi, con le gambe troppo vicino a un muro. Purtroppo si tratta di un fenomeno molto comune e troppe volte sottovalutato.
Il pericolo è che il cavallo si possa ferire. Sentendosi intrappolato, l’animale inizialmente entra nel panico, calcia, fa movimenti bruschi, sbatte la testa contro le parete, a volte a terra e si dimena.
Dopo ore di tentativi, capita che l’esemplare, soprattutto se non più tanto giovane sia provato e non abbia più le forze di combattere.
L’importante è mantenere la calma e soprattutto fare molta attenzione nell’approcciarsi all’animale. Il cavallo per la sua stazza è un animale che può far male alle persone, calciando o bloccando il cavaliere contro le pareti del box.
Quello che si deve fare è aiutare il cavallo a riposizionarsi in modo che possa rialzarsi il prima possibile.
Ci sono diverse situazioni nelle quali il cavallo può rimanere inboxato. Con gli arti verso la porta: parlare all’animale e rassicurarlo mentre si apre la porta del box in modo che non reagisca violentemente.
Il cavallo a causa della paura, del panico e della stanchezza, potrebbe dibattersi e impiegare diversi tentativi prima di alzarsi.
Se il cavallo si rialza, controllare le sue condizioni e se presenta ferite o gonfiori. Ricontrollarlo anche a distanza di diverse ore.
In base alle stagioni, in quelle condizioni il cavallo è disabilitato. Di notte, può essere colpito da ipotermia. La temperatura del cavallo varia tra i 37,5 e 38,5°C. Un valore che scende lievemente d’inverno. Sdraiato a terra, rischia di andare incontro all’ipotermia. Si tratta di un sintomo grave di preagonia dell’animale che rischia di essere fatale.
Se il cavallo inboxato è umido e ha la temperature bassa:
– scaldare l’animale, con coperte
– reidratarlo e fornirgli da mangiare (cereali o sfarinato con acqua calda) per ristabilire i parametri vitali. In alcuni casi si rivela necessario un trattamento flebo.
Tra i primi interventi, in attesa dei soccorsi è possibile effettuare alcune manovre come il “Tocchi alle Orecchie” che contribuiscono a stabilizzare la temperatura corporea, il polso e la respirazione. Massaggiare anche il tronco e gli arti in modo da tenere il cavallo in una condizione cosciente.
Se la situazione è critica, chiamare tempestivamente il veterinario di fiducia prontamente.
Il veterinario provvederà a ristabilire i parametri vitali, ha reidratare l’animale se necessario e a fornire dei trattamenti:
– antidolorifici che possono aiutare il cavallo a recuperare e a rialzarsi
– cortisone
– cardiostimolatori
Il cavallo anziano rischia di non alzarsi e in tal caso, dopo 6-7 ore in quelle condizioni, la situazione potrebbe essere fatale per lui.
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C.D.
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