Come ogni anno, a fine estate si fanno i conti con gli abbandoni e le drammatiche storie di migliaia di 4zampe, traditi dai loro padroni e che dal giorno all’indomani, indifesi, spaesati, disorientati e spaventati, si trovano alle prese con i pericoli delle strade.
Molti cuccioloni pelosi non ce l’hanno fatta, alimentando lo sdegno di chi si batte ogni giorno per salvarli. E così secondo i dati dell’Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente (Aidaa), tra il 20 giugno e il 31 agosto, si sono registrati 2.435 cani investiti sulle strade italiane di cui molti sono rimasti feriti anche gravemente e 435 sono morti. In base alle statistiche, solo in 446 casi gli automobilisti coinvolti negli incidenti “si sono fermati per soccorre gli animali feriti o per accertarne la morte”. Un dato rammaricante in quanto ricorda l’Aidaa “il soccorso agli animali investiti sia una regola del codice della strada”.
Tra le regioni dove si sono registrati il maggior numero di casi: Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia.
I numeri sono stati raccolti dall’Aidaa in base alle segnalazioni al telefono amico dell’Associazione, le società di gestione delle autostrade e delle strade statali e provinciali italiane.
