L’incontro con un cane randagio gli salva la vita: la storia di un uomo e del suo eroe a quattro zampe

L’incontro con un cane randagio gli salva la vita: la commovente storia di un uomo e del suo eroe a quattro zampe.

Tina insieme all'uomo che l'ha salvata
L’incredibile storia di Tina e dell’uomo che l’ha salvata (Foto Amoreaquattrozampe.it)

Niall Harbison, ex imprenditore irlandese di successo, aveva tutto tranne la voglia di vivere. La sua dipendenza dall’alcol lo aveva portato sull’orlo della morte, ma un incontro fortuito con la fragilità di un cane randagio malato ha innescato una trasformazione radicale, donandogli uno scopo che i soldi non potevano comprare.

La storia del cane Tina e dell’uomo che incontrando la cucciola ha cambiato completamente la sua vita

Per anni, la vita di Harbison è stata una fuga costante. “Bevevo tre bottiglie di vino al giorno, inseguendole con whisky e Valium. Non cercavo più di intorpidire il dolore, cercavo di uccidermi, non avendo il coraggio di farlo tutto in una volta,” ha raccontato all’Huffington Post. Dopo aver venduto la sua azienda in Irlanda, si trasferì in Thailandia sperando che il sole e la distanza potessero guarirlo. Non fu così. “Ero un alcolista funzionante, nascosto dietro lunghe riunioni e una cultura del bere. Volevo sparire.”

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La cagnolina Tina insieme all’umano che lei ha salvato da una vita di solitudine e difficoltà (Foto Amoreaquattrozampe.it)

Mi ha spaventato a morte. In quel momento, ho capito che avevo due opzioni: continuare e morire, o fermarmi e affrontare tutto. Quel giorno ho smesso. Non ho più toccato un bicchiere“. La sobrietà gli restituì la vita, ma ciò che gli diede una ragione per viverla furono i cani. Tutto cominciò con gesti semplici: lasciare cibo a qualche randagio malato e zoppicante sull’isola. Giorno dopo giorno, i cani aumentavano, e con loro, la missione.

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Da qui è nata Happy Doggo, l’associazione che oggi nutre oltre 1.200 cani quotidianamente e finanzia la sterilizzazione di migliaia di animali ogni mese in Thailandia. “Questi cani hanno vissuto il peggio, eppure ti guardano ancora con speranza. Questo mi colpisce ogni volta,” spiega Harbison. Il vero punto di svolta fu l‘incontro con una cagna ridotta pelle e ossa, incatenata sotto una baracca. I suoi occhi, rotti ma vigili, colpirono Niall nel profondo. La chiamò Tina.

Tina insieme all'uomo che l'ha salvata
Tina insieme all’uomo che l’ha salvata (Foto Amoreaquattrozampe.it)

Nel tentativo di darle un pasto vero, Niall la portò quasi alla morte a causa di una torsione gastrica. “Ho pensato alle volte in cui ero quasi morto, a tutte le notti in cui volevo che finisse, ed ero lì, facendo di tutto per mantenere in vita questo piccolo cane spezzato”. In quell’atto disperato di cura, Niall comprese la sua trasformazione. Salvando Tina, stava salvando sé stesso.

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Poco alla volta, la cagna, soprannominata Tina Turner per il suo pelo ribelle, rifiorì. La sua storia fece il giro del mondo. “Mi ha ricordato me stesso. Incatenato. Esausto. Dato per spacciato. Ma ancora qui. Ancora a provare“. Harbison aveva scambiato la ricchezza con l’infelicità. Ora, la sua prospettiva è ribaltata.

l'ultimo giorno di Tina
Gli ultimi momenti di vita di Tina sulla sua amaca preferita abbracciata al suo umano (Foto Amoreaquattrozampe.it)

Prima pensavo che il successo significasse soldi e belle cose. Ero infelice. Ora vado a dormire sapendo di aver aiutato qualcuno a sopravvivere un altro giorno. Non mi sono mai sentito così radicato“. Harbison ha racchiuso questa esperienza nel libro Tina: The Dog Who Changed the World. La sua missione è chiara e ambiziosa: “Ci sono 500 milioni di cani randagi nel mondo. Mi sono dato la missione di salvarne metà. So che sembra folle. Ma ora credo nelle cose impossibili. Credo che un cane possa salvare la vita di un uomo. E credo che Tina non fosse solo un cane. È stata l’inizio di tutto“.

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Nonostante Tina oggi non ci sia più, la sua vita ha dato il via a qualcosa di immenso. Il suo spirito gentile ha ispirato tutti noi del team Happy Doggo a spingerci oltre, portando alla costruzione del Tina’s Hospital, un luogo dove migliaia di cani di strada e cuccioli randagi potranno ricevere l’aiuto che meritano. Questo ospedale è la sua eredità vivente, un monumento al suo incredibile cuore. (di Elisabetta Guglielmi)

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