Il marines e il suo fido cane si riabbracciano dopo sei anni – VIDEO

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By Gabriele

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David Herrera e il cane Kash (Facebook)

David Herrera e il cane Kash per sette mesi sono stati praticamente inseparabili sul fronte della guerra in Afghanistan, che va avanti da ormai 16 anni. Tra loro era nato un legame perfetto, come ha spiegato lo stesso veterano dei marines in un’intervista: “Il mio cane stava con me ventiquattr’ore al giorno. Combatteva con me, eravamo inseparabili. Stare con lui migliorava il mio stato d’animo”.

I due sono poi tornati a casa nel 2011 e si sono di fatto separati perché David Herrera è andato in California, mentre Kash ha iniziato a prestare servizio per un altro soldato. Sottolinea il reduce dal conflitto afghano: “Pensavo che non lo avrei mai più rivisto ed è stata dura non poterlo adottare al ritorno in patria, e non averlo più al mio fianco”.

A un certo punto, anche Kash è potuto tornare definitivamente a casa e godersi la pensione, per cui David Herrera è andato subito a fargli visita, anche se senza troppe pretese: non si vedevano da quasi sei anni e il cane era parzialmente cieco. Ma i legami tra cani ed esseri umani sono più forti del tempo che passa e Kash ha riconosciuto subito il suo vecchio compagno: “In verità sono una persona che cerca di non mostrare agli altri le mie emozioni, ma stavolta avevo bisogno di vederlo. E’ stato un incontro stupendo”.

Il cane ha ormai una sua famiglia, ma il padrone dell’animale ha promesso a David Herrera che potrà tornare ogni volta che lo vorrà. Il reduce ha chiosato: “Non lo dimenticherò mai, anche se non viviamo più insieme, Kash è sempre nel mio cuore”.

Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato di Airys, una cucciola di pochi mesi che apparteneva ad un branco di cani randagi nei pressi di una base dell’aeronautica americana in Iraq. La cagnolina conquistò l’animo di due piloti, tra i quali Nick Pierzchalski di Spring Hill che tornando da un giro di ricognizione, dopo l’atterraggio, vide quell’adorabile cagnolina avvicinarsi a lui.

Il soldato tornò negli Stati Uniti, ma non si era dimenticato della sua amica e ha avviato una procedura di adozione internazionale per poterla portare a casa sua. Attraverso un’associazione internazionale la Spca International, Nick è riuscito ad adottare la piccola Airys presa in cura dall’associazione che ha provveduto ai vaccini e alla quarantena di due mesi necessaria per il suo trasferimento.  A distanza di quattro lunghi mesi, Airys è arrivata finalmente a destinazione e Pierzchalski ha potuto riabbracciarla.

Non sono vicende rare: in Ucraina, lo scorso anno, alcuni soldati avevano raccontato come trovassero conforto con i randagi e i gatti diventati una fonte contro la depressione. Tanto che, non solo i cani sono stati impiegati nella pet therapy per aiutare i soldati ad uscire fuori dai traumi della guerra ma nel 2015, è passata la legge negli Usa con la quale fu chiusa una lunga battaglia contro un’ingiustizia. Ovvero i cani da servizio potevano finalmente rientrare con i soldati. Fino ad allora, i cani che avevano servito il paese in territori di guerra, restavano nel paese, stipati in delle strutture fino alla loro morte e nei peggiori dei casi, venivano soppressi sul posto.

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