Milly, martire a quattro zampe: torturata senza pietà, nessuna prigione per il colpevole

 

Massacrata di botte con le ossa rotte le sue condizioni erano terrificanti ma nonostante il suo ritrovamento in fin di vita nessuno è stato condannato per le sue barbare azioni .

Milly, martire a quattro zampe: torturata senza pietà, nessuna prigione per il colpevole

La vicenda della cagnolina Milly è veramente orribile, la piccola è stata trovata in condizioni estreme nella sua casa di Port Kennedy, in Australia Occidentale.

Fratture multiple, lesioni irreversibili agli occhi , baffi bruciati, il suo corpo di cucciola di pochi mesi era stato distrutto e per settimana aveva subito sevizie indicibili.

Nonostante questo la situazione è ancora più terrificante non solo per le brutalità e la crudeltà subita, ma anche perche dopo due anni di processo, la giustizia ha deciso di condannare colui che si è macchiato di questo orribile crimine solo con una sanzione pecuniaria e con un divieto temporaneo di possedere animali.

Nessuna detenzione per quell’essere che ha distrutto la vita di un povero cane, nessuna punizione per colui che si è macchiato di un crimine così orribile, approfittandosi di chi si fidava di lui e torturandolo solo per il suo diletto.

Un decisione quella del giudice che fa discutere, una punizione che a confronto con il dolore inflitto sembra spaventosamente sproporzionata, a distanza di tempo ciò che resta non è solo lo sdegno di moltissime persone, ma una domanda, è possibile he la punizione per chi tortura un essere vivente sia cosi esigua?

Il dramma di Milly: una sofferenza documentata e ignorata

Milly, martire a quattro zampe: torturata senza pietà, nessuna prigione per il colpevole

Le ferite riportate dalla povera Milly dopo gli abusi non erano né accidentali né isolate, secondo quanto confermato dalle veterinarie infatti si tratta di una violenza perpetuata nel tempo a testimoniarlo sarebbe anche la calcificazione delle ossa spezzate in momenti diversi. Tra le ferite riportate e accertate dall’equipe veterinaria anche gravi emorragie compatibili con percosse e segni di ustioni.

L’intervento degli ispettori della RSPCA ha permesso di porre fine a quell’agonia... ma troppo tardi per salvarle la vita, è stato infatti necessario sopprimere la cucciola per porre fine alle sue sofferenze.

Ed è per questo che in molti si sono chiesti il perché di una punizione così inconsistente, la mancata reclusione di colui che si è macchiato di questo orribile crimine ha portato sdegno nella comunità del web, come si può dopo un quadro generale così grave punire un uomo solo con una sanzione pecuniaria e l’impossibilità TEMPORANEA di non avere altri animali? Come si può creare un precedente così agghiacciante?

La legge australiana consente pene fino a cinque anni per reati di crudeltà contro gli animali, eppure l’applicazione di questa legge sembra essere opzionale e soggetta alla discrezione del giudice.

In questo caso si è scelto di far pagare solo una multa di 7.500 dollari e di vietare per cinque anni all’uomo la possibilità di avere animali, la mancata detenzione per l’uomo che si è macchiato di un crimine così orribile che ha portato persino alla morte della povera Milly non è accettabile per molti che hanno il timore che avendo creato questo precedente si rischia di legittimare l’impunità di chi commette questi reati orribili.

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