Report Animali in città 2022 di Legambiente: l’Italia non è pet-friendly

Foto dell'autore

By Elisabetta Guglielmi

News

Secondo il nuovo report di Legambiente, Animali in città 2022, l’Italia non è a misura di animali domestici, ai quali non garantisce il benessere.

report Legambiente Italia 2022
Cucciolo di cane domestico in una ciotolina (Foto di Chiemsee2016 da Pixabay – amoreaquattrozampe.it)

L’organizzazione ambientalista Legambiente ha da poco stilato il nuovo Report, intitolato Animali in Città 2022, sul benessere degli animali nelle città per l’anno che si sta per concludere. Sono stati presi in considerazione i servizi dei Comuni e delle Aziende Sanitarie nella gestione degli animali domestici e della fauna selvatica all’interno dei centri urbani. Ciò che il Rapporto, che è stato appena finito di compilare, ha evidenziato non è favorevole per l’Italia nel suo complesso, dal momento che le città italiane sono state dischiarate non pet-friendly.

L’Italia non garantisce agli animali il benessere che meritano: i dati del nuovo report 2022 Legambiente

Legambiente animali benessere città
Cani e gatti domestici (Foto di huoadg5888 da Pixabay – amoreaquattrozampe.it)

SEGUICI ANCHE SU: FACEBOOK | TIKTOK | INSTAGRAM | YOUTUBE TWITTER

In Italia, come è stato evidenziato dall’organizzazione ambientalista Legambiente, ci sono purtroppo milioni di cuccioli che ancora non vengono registrati all’anagrafe canina. Il numero di animali che non viene sterilizzato è ancora molto elevato, con forti disparità a livello territoriale. Differenze a livello di regioni si riscontrano anche per le attuazioni dei regolamenti riguardo agli animali domestici.

Ti potrebbe interessare anche >>> Emissioni di C02 e cambiamenti climatici: una specie su dieci si estinguerà nei prossimi decenni

Un numero complessivo di novecentottantasei Amministrazioni Comunali e di quarantadue Aziende Sanitarie ha risposto all’indagine di Legambiente. Il Report 2022 ha riguardato quattro macro aree: la prima ha fatto riferimento al quadro delle regole; la seconda alle risorse impegnate e ai risultati ottenuti; la terza all’organizzazione delle strutture con i servizi al cittadino; la quarta ai controlli.

Ti potrebbe interessare anche >>> Biodiversità a rischio: aggiornata la Lista rossa delle specie in via di estinzione

L’organizzazione ambientalista, incrociando i dati, è stata in grado di individuare le realtà italiane più interessate al benessere degli animali, riconoscendo nei Comuni di Prato, di Modena e di Verona le città più pet-friendly e nelle ATS della Montagna, AUSL Toscana Centro e ATS Brescia le Aziende Sanitarie più virtuose. Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente da marzo 2018, si esprime in proposito al Report Animali in Città 2022, riconoscendo la necessità di un’anagrafe unica di tutte le specie e affermando che «Con la modifica dell’articolo 9 della Costituzione, la tutela degli animali è entrata a fare parte dei principi costituzionali dello Stato: un passo importante per la difesa del loro benessere ma anche per la salute umana. In Italia però c’è ancora molto da fare, a partire dall’attivazione dell’anagrafe unica nazionale obbligatoria per tutte le specie animali in cui convoglieranno le informazioni delle banche dati regionali. Siamo in attesa di conoscere il testo del decreto del Ministro della Salute che dovrebbe essere adottato entro marzo 2023, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, per stabilire le modalità tecniche e operative per l’implementazione del SINAC (Sistema Informativo Nazionale degli Animali da Compagnia) all’interno del sistema I & R (Identificazione & Registrazione) degli animali. Si acceleri al più presto». (di Elisabetta Guglielmi)

Impostazioni privacy