Il salvataggio in Emilia Romagna di un anziano signore e del suo cane: l’uomo ha chiesto di far salire sull’elicottero prima il quattro zampe.
Quasi ventimila cittadini evacuati dalle loro case, quindici persone decedute e decine di migliaia di animali morti. Questo il disastroso bilancio dell’alluvione che ha sconvolto l’Emilia Romagna. Di fronte alla devastazione e alla distruzione dei propri averi esistono ancora esseri umani in grado di mettere gli altri al primo posto. Così hanno dimostrato le centinaia di volontari impegnati sin da subito nell’aiutare chi era in difficoltà; così ha dimostrato anche un anziano signore che ha chiesto che venisse soccorso prima il suo cane.
Emilia Romagna salvataggio in elicottero di un uomo anziano e del suo cane
Il video che mostra il salvataggio dell’uomo e del suo quattro zampe dall’elisoccorso è stato condiviso sui social network e postato nuovamente da diversi utenti del web.
Come spiega la didascalia posta a corredo delle immagini, l’uomo era rimasto bloccato insieme al suo cane in mezzo all’alluvione e si era rifugiato sul tetto dell’automobile: «Non so di preciso quante ore siano rimasti abbracciati sul tetto di quell’auto ma sta di fatto che quando è arrivato l’elisoccorritore il signore anziano ha semplicemente detto: “prima il cane”».
Dopo aver passato tantissimo tempo sul tetto della macchina quindi, l’uomo non ha avuto alcun dubbio appena sono arrivati i soccorsi e ha fatto trarre in salvo prima il cane. Il quattro zampe, un meticcio di razza simil Pastore tedesco, è stato preso in braccio dal soccorritore che grazie alla fune di salvataggio lo ha fatto salire sull’elicottero. Qui, il cagnolino, spaventato e bagnato, ha subito guardato verso il basso per accertarsi che anche il suo umano venisse salvato.
La maggior parte dei cani è in grado di nuotare; sono solo pochi gli esemplari che non sono capaci. Sicuramente quindi il Pastore tedesco salvato in Emilia Romagna sarebbe riuscito a raggiungere a nuoto un punto sicuro, ma è rimasto accanto al suo umano per proteggerlo e aiutarlo.
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Non per tutti gli animali, purtroppo, vale lo stesso discorso. Negli ultimi giorni fiumi e canali stanno lentamente tornando ai loro livelli normali: l’acqua si sta ritirando lasciando scoperte le strade e gli edifici. Per gli animali e per gli esseri umani, però, l’emergenza non è terminata. Oltre agli ingenti danni causati dalle alluvioni, scarseggiano acqua e viveri. Il foraggio e il mangime per gli animali stipati nei fienili sono andati quasi del tutto persi; i danni alle infrastrutture e alle reti idriche hanno comportato difficoltà anche per rifornirsi di acqua nelle fattorie e nelle aziende agricole, nei recinti delle quali sono rimasti intrappolati e affogati migliaia di poveri animali. (di Elisabetta Guglielmi)