Soldato chiede aiuto per poter portare i gatti adottati in missione a casa

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By Loriana Lionetti

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Molti dei soldati Americani sono impegnati in missioni pericolose, alcuni di loro trovano sostegno in animali randagi con il quale instaurano un rapporto meraviglioso. Ma finita la missione ogni soldato è costretto ad abbandonare sul territorio straniero quelli che ormai sono diventati parte integrante della loro famiglia.

Il sergente Etter con uno dei gatti
Il sergente Etter con uno dei gatti ( Foto Paws of War )

Ed è proprio quello che è successo al sergente Etter che durante una missione in Medio Oriente ha trovato due adorabili gatti che le hanno fatto compagnia per tutto il periodo lontano da casa e dalla sua famiglia.

Finita la missione la sergente sarà pero costretta a lasciare in quel territorio angusto i due felini ma non è assolutamente disposta a farlo.

Il Medio Oriente è noto per il trattamento riservato agli animali randagi e questo ha messo in stato di angoscia la sergente che non ha nessuna intenzione di abbandonare coloro che hanno reso tutte le sue giornate più sopportabili durante la sua lunga missione.

Paws of War è un’associazione che si occupa anche di aiutare i soldati a portare negli USA gli animali dei soldati chiedendo ai connazionali di aiutare per far si che queste creature possano vivere una vita felice in compagnia della sergente Etter.

Paws of War non è la prima volta che si impegna per svolgere questa delicata missione, e incita tutti a sostenere i soldati che ogni giorno rischiano la vita per il paese e questo è un modo per dimostrare la loro riconoscenza.

Robert Misseri, co-fondatore di Paws of War ha infatti dichiarato : “Chiunque sia stato in questa zona del mondo conosce le condizioni dure e crudeli che questi gatti potrebbero sopportare se vengono lasciati indietro”
“Faremo tutto il possibile per riportare i gatti a casa per il sergente Etter. Sappiamo di avere la logistica per farlo, ma abbiamo bisogno che il pubblico ci aiuti con le spese per realizzarlo “.

Il problema è infatti da attribuire alle enormi spesa da affrontare non solo per il trasporto degli animali ma anche per lo spiegamento di persone sul campo che attestino i documenti degli animali, oltre che l’organizzazione di un aereo apposito per il trasporto di animali vivi.

Questi gatti che vagano per le basi militari non sono solo un supporto emotivo, infatti vengono lasciati liberi all’interno delle strutture per scoraggiare infestazioni di roditori e ora che la base dove il sergente Etter ha prestato servizio sta chiudendo i gatti saranno abbandonati a se stessi.

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L’incontro della sergente con i gatti

Il sergente Etter con uno dei gatti
Il sergente Etter con uno dei gatti ( Foto Paws of War )

Come detto precedentemente le basi militari sono piene di gatti che assicurano che il luogo non diventi il covo di serpenti velenosi e per far si che non siano infestate dai topi.

La sergente Etter che prima di arruolarsi era un tecnico veterinario, amante degli animali, aveva trovato i due gattini affamati a circa 8 settimane e da allora si era occupata del loro svezzamento e della loro salute.

I gatti chiamati Phantom e Mau hanno formato con colei che li aveva trattati come figli sin dal primo giorno, un legame indissolubile e ora la sergente costretta a ripartire per la patria, cerca aiuto e sostegno per poterli portare a casa con se, è ha asserito:

“Dato che siamo lontani da casa e siamo stati lì l’uno per l’altro costantemente negli ultimi mesi, Phantom e Mau hanno davvero toccato il mio  cuore “.

Parlando per se stessa e per i suoi colleghi la sergente ha continuato :

Ci hanno fatto sentire  come la  migliore   versione  di noi  stessi, ogni volta che li vedevamo alla fine della giornata. Sono estremamente felice che Paws of War sia disposto ad aiutarci a salvare questi due preziosi animali “.

L’associazione senza scopo di lucro sta facendo tutto il possibile per realizzare il desiderio della sergente per poter regalare una vita migliore ai due gatti che hanno reso la missione della donna lontana da casa per mesi molto più sopportabile.

L.L.

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