Sul “letto di ghiaccio”, lo scatto dell’orso polare che difficilmente dimenticheremo

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By Giada Ciliberto

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Perché il momento in cui l’orso polare si addormenta sul suo simbolico e remoto “letto di ghiaccio” è lo scatto che non dimenticheremo. 

Orso polare dorme su una lastra di ghiaccio
“Ice Bed” di Nima Sarikhani (Facebook Wildlife Photographer of the Year – Amoreaquattrozampe.it)

Questa fotografia di Nima Sarikhani mostra un giovane orso polare appena addormentatosi su un piccolo iceberg nei pressi dell’arcipelago di Svalbard, a largo della Norvegia. Il “letto di ghiaccio”, che dona il titolo allo scatto, è circondato dalle acque dell’estremo nord del Mar Glaciale Artico. Alle spalle dell’orso assopito vi è un cielo blu e rosa. È l’ora del tramonto. Ma al di là dell’indubbia bellezza di questo scatto quel che lo renderebbe indimenticabile sarebbe la storia che lo ha preceduto la sua realizzazione.

Perché non dimenticheremo lo scatto dell’orso polare sul suo “letto di ghiaccio”

Il fotografo amatoriale inglese – dopo essersi iscritto al rinomato concorso fotografico internazionale – ha raccontato dettagliatamente quali sarebbero state le fasi di realizzazione di questa memorabile immagine. Il racconto di Nima Sarikhani, allegato alla simbolica fotografia, avrebbe infine commosso milioni di persone ancor prima che la competizione di @nhm_wpy scegliesse il suo vincitore.

Orso polare addormentato nell'oceano al tramonto
L’orso polare di N. Sarikhani (Facebook Wildlife Photographer of the Year – Amoreaquattrozampe.it)

Sarikhani – in occasione della presentazione del suo scatto – ha spiegato di non essere riuscito a incontrare neppure un orso polare lungo il suo percorso in Norvegia. Soltanto dopo tre giorni dell’inizio della sua spedizione, condotta a bordo di una nave, avrebbe avuto luogo il primo avvistamento di ghiaccio marino ancora intatto.

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Le condizioni di questo avvistamento, permesso da un fortuito cambio di rotta, ha infine creato le premesse adatte per il consecutivo incontro con l’orso bianco protagonista del suo toccante scatto. E ancora, più tardi, con un altro esemplare più anziano. A pochi minuti dalla mezzanotte il giovane orso si sarebbe adagiato sull’iceberg addormentandosi in solitudine.

Indicato dagli esperti come uno degli esemplari a più alto rischio di estinzione sul pianeta a causa della crisi climatica, la ricerca dell’orso polare, poi divenuto iconico, non sarebbe stata ostacolata esclusivamente dalla fitta nebbia di quei luoghi, ma soprattutto dall’effettiva scarsa presenza di questi mammiferi. Secondo la testimonianza di Sarikhani, inoltre, l’orso avrebbe creato il “letto” con le sue stesse zampe, cercando probabilmente di rendere più confortevole quella minuscola isola di ghiaccio quasi dispersa nel Mar Glaciale Artico.

Nima Sarikhani e la “tartaruga felice” di Finkelstein

Cosa hanno in comune allora questi due meravigliosi scatti? A rivelarlo è un ufficiale comunicato del Museo di Storia Naturale di Londra, pubblicato in occasione dell’esibizione 2024 del “Wildlife Photographer of the Year”. Dopo aver scelto la fotografia di Nima Sarikhani come simbolo di quest’anno, i curatori dell’esposizione hanno condiviso anche altre delle irripetibili bellezze catturate dagli obiettivi di altri fotografi. Quel che emerge di questi preziosi istanti della loro vita, spesso in angoli di mondo dalla natura ancora incontaminata, è che quest’ultima sia, sempre più, soggetta a un inesorabile cambiamento.

Tartaruga e libellula si incontrano su uno specchio d'acqua
“La tartaruga felice” Tzahi Finkelstein (Facebook Wildlife Photographer of the Year – Amoreaquattrozampe.it)

“The Happy Turtle” di T. Finkelstein – ad esempio – coglie il momento esatto in cui una tartaruga di “stagno balcanica e una libellula a strisce settentrionali” si incontrano mostrando reciprocamente il proprio feeling una per l’altra. Dopo la serenità donata grazie alla nascita di quest’ultima amicizia e la felice vincita di Nima del #WPYPeoplesChoice Award con la sua “immagine sognante“, entrambi gli scatti sono stati condivisi – a partire dal 7 febbraio 2024 – anche sulle pagine ufficiali (Facebook e Instagram) dedicate alla competizione fotografica.

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