L’Alano: il gigante buono

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By Beatrice Masi

Cani

alano-arlecchinoL’alano tedesco, talora impropriamente chiamato anche danese o gran danese, è una razza canina di taglia gigante ritenuta tradizionalmente bella ed elegante. Riconosciuto dalla FCI gruppo 2, sezione 2 (molossoidi). L’origine è tedesca: i progenitori dell’Alano sono gli antichi Bullenbeisser (azzannatori), a loro volta derivanti dai medioevali Saupacker (azzann-ascrofe). Erano tutti grandi cani da caccia al cervo, al cinghiale e all’orso, di una conformazione intermedia fra il possente Mastino di tipo inglese e il Levriero, agile e veloce. Tuttavia, fino alla Prima guerra mondiale, la razza veniva chiamata Gran danese, forse per la sua notevole diffusione in Danimarca. Nel 1920 fu adottato il nome di Alano tedesco (oggi semplicemente Alano) che richiamerebbe, fra i suoi progenitori, i cani massicci e combattivi degli Alaunt, antica popolazione germanica.

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE: Unisce fierezza, forza ed eleganza in un insieme pieno di nobiltà. La sua costituzione è grande, potente e armonica. È stato definito “l’Apollo delle razze canine”. La testa è allungata, stretta, ben cesellata. Il rapporto cranio-muso deve essere il più possibile vicino a 1:1. Lo stop è accentuato. Le orecchie, attaccate alte, un tempo venivano tradizionalmente tagliate mentre oggi il più recente standard tedesco prevede che debbano essere lasciate integre. In Italia vige il divieto di amputazione per i soggetti nati dopo il 2007. Il tronco è inscritto quasi nel quadrato. La sua lunghezza (misurata dalla punta delle spalle alla punta delle natiche) non deve oltrepassare, nei maschi, il 5% dell’altezza al garrese e, nelle femmine, il 10%. Pelo: raso. Colore: a seconda delle cinque varietà, tigrato, fulvo, nero, arlecchino o blu. Taglia: altezza minima per i maschi 80 cm; per le femmine 72 cm.

alano-blueCARATTERE E ATTITUDINE: Nell’Alano l’aspetto esteriore è la prima e più evidente espressione del carattere: la sua mole è quella tipica del cane da guardia, e il suo latrato tonante lo sottolinea. In realtà, però, è soprattutto un cane da compagnia: adora il padrone e la sua famiglia, è dolcissimo e protettivo con i bambini, non sopporta la solitudine. Poco incline agli sbalzi d’umore, tollera di buon grado gli altri cani e perfino i gatti. Risponde bene all’addestramento, anche se la mole richiede una mano piuttosto “forte” per frenare i suoi entusiasmi.

SALUTE E CONSIGLI: Ha bisogno di molte attenzioni nel periodo dello sviluppo giovanile. Fino all’anno di età, alimentazione e integrazioni vanno seguite costantemente dall’allevatore o da un buon veterinario. Da adulto è un cane robusto: patisce soltanto il freddo. Come avviene per tutti i giganti, c’è un’incidenza piuttosto alta di displasia dell’anca: bisogna acquistare solo cuccioli figli di soggetti esenti. Purtroppo non è molto longevo come i cani della sua taglia: otto-nove anni per lui sono già una bella età. E’ consigliabile tenerlo in casa, specie di notte e nella stagione fredda: in questo modo vivrà più a lungo. L’idea non deve preoccupare: in casa, nonostante la mole, la sua presenza è assolutamente non invadente. Deve fare un po’ di esercizio fisico, ma non troppo: in realtà i giganti hanno esigenze di moto assai inferiori a quelle dei cani di taglia media e piccola. È un cane costoso, che mangia in proporzione alla taglia e che da giovane ha bisogno di cure particolari.

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