Spagna e Romania dicono no agli animali al circo; e l’Italia?

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By Antonio Papa

Non solo Cani e Gatti

FOTO – PETA

Grosso passo avanti in due paesi europei per quanto riguarda la limitazione dell’uso di animali selvatici nei circhi. La cosa è stata comunicata da Spagna e Romania, con i sindaci delle rispettive capitali, Maniela Carmena e Gabriela Firea che hanno annunciato lo stop alla messa in scena di spettacoli che prevedono la presenza degli animali.

Questa importante novità fa seguito alla chiusura del famoso Circo Barnum negli Stati Uniti, dopo ben 146 anni di attività ininterrotta che però ha provocato non poche sofferenze agli animali impiegati. Di tutt’altro tenore è la situazione in Italia invece, dove addirittura lo Stato ha varato un aumento dei finanziamenti destinato ai circhi e non appare intenzionato a seguire l’esempio di altri paesi nel dire basta a questa pratica aberrata dalla maggior parte delle persone, come è possibile evincere da diverse campagne di sensibilizzazione.

Il consiglio comunale di Madrid si è espresso in favore della difesa dei diritti degli animali, ed è per questo motivo che ha vietato gli spettacoli circensi caratterizzati dalla loro presenza. Stessa cosa è avvenuta in altre città iberiche come Cadice e Barcellona, ed a nulla sono valse le proteste delle associazioni di categoria: il benessere degli animali viene prima.

In Romania è il Globus Circus & Variety Company a tenere banco da decenni con i suoi show, ma pare che il divieto di utilizzare gli animali non intacchi più di tanto i suoi programmi, con altri show a sostituire l’impiego di elefanti, leoni, zebre e compagnia. Questi ultimi verranno ricollocati seguendo un cronoprogramma già stilato e del quale lo stesso Globus Circus sarà responsabile.

In questo caso è lampante la volontà di non dichiarare guerra al circo quanto piuttosto di favorire la crescita artistica basata esclusivamente sul capitale umano. In particolare all’interno di una nota è stato sottolineato quanto segue:

“Gli animali vengono costretti ad esibirsi in vari trucchi che sono obbligati ad imparare e che non fanno parte della loro natura. E’ impossibile per i circhi garantire agli animali le condizioni di vita corrispondenti al loro habitat naturale. Perciò gli esperti ritengono che gli animali selvatici non debbano più essere utilizzati nei circhi”.

Spagna e Romania si aggiungono a 19 paesi d’Europa che già hanno avviato un percorso che favorisce la “fuga” degli animali dai circhi. Decisivo è stato anche un tragico episodio avvenuto proprio al Globus Circus e che ha visto la morte di 11 animali in seguito ad un incendio. Per quanto riguarda l’Italia, non resta altro da fare che attuare petizioni ed altre forme di proteste come questa: l’invito è quello di aderire in massa.

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