Un sistema di traduzione sperimentato con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale potrebbe svelarci cosa provano gli animali.

Le espressioni e i comportamenti degli animali ci hanno lasciato immaginare sin da bambini che potessimo riuscire a rintracciare con semplicità le loro emozioni. Tutti gli animali – ad ogni modo – sono in grado di provare emozioni. Dalla rabbia alla gioia, alla paura, ciascuna di queste emozioni risulta essere talvolta più evidente. A tal proposito sembra che una nuova modalità di traduzione possa fornire delle nuove risposte sull’argomento.
Come l’Intelligenza Artificiale potrebbe finalmente svelare cosa provano gli animali
Alcuni ricercatori hanno scoperto come grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale si possano comprendere più approfonditamente le condizioni psicofisiche di un animale.

La finalità di questa ricerca – condotta specialmente su animali domestici, come cani e gatti, ma anche su animali da allevamento – avrebbe come suo fine ultimo quello di migliorare le condizioni di vita di ciascun quattro zampe a partire dalle loro reazioni nei confronti del loro entourage.
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Dopo la recente scoperta sui sentimenti dei topi quella riguardante un nuovo sistema di traduzione sperimentato attraverso l’uso dell’IA sta incuriosendo tutti coloro che fino ad oggi hanno continuato a chiedersi quali potessero essere le emozioni degli animali che incontravano sul proprio cammino.
Emozioni e sentimenti degli animali: l’IA decodifica le loro espressioni
Oltre ad aver analizzato un archivio di espressioni facciali di animali appartenenti a specie sempre diverse, l’Intelligenza Artificiale è stata utilizzata quest’anno da alcuni ricercatori del Dipartimento di Biologia di Copenaghen. A partire da un’intuizione i ricercatori avrebbero iniziato ad analizzare una vasta serie di versi di animali prescelti riuscendo a creare una vera e propria base di partenza per la lettura dei suoni prodotti da ciascuna specie animale.

A ciascun suono emesso dagli animali e successivamente analizzato nel Dipartimento di Biologia, i ricercatori dell’Università avrebbero infine associato delle soglie minime e massime da accostare a un particolare stato emotivo di ciascun animale. Ogni frequenza quindi, in base alle sue caratteristiche, potrebbe corrispondere a un’emozione dell’animale. Lo studio si è attualmente esteso anche ad altri Dipartimenti oltreoceano e avrebbe come obiettivo principale quello di promuovere una qualità della vita migliore per ciascun animale. Un limite da poter tenere costantemente sotto monitoraggio grazie alle risposte degli animali per ogni input ricevuto quotidianamente dall’ambiente esterno.