Su ogni canoa di bambù, di circa 13 metri di lunghezza, insieme a 8/10 cormorani, ci sono tre pescatori, che indossano cappelli di paglia e kimono tradizionali di cotone scuro: il maestro cormorano (chiamato “Usho“), il suo aiutante (“Nakanori“) e il guidatore (“Tomonori“).
La pesca con i cormorani avviene di notte: tipicamente sono sei le barche che prendono parte alla pesca, ciascuna dotata di una lanterna a legna e soprattutto dei cormorani, legati alla barca, che si immergono alla caccia dei pesci.
La luce della lanterna attiva i pesci che sono dormienti, svegliandoli e facendoli scappare; è in quel preciso istante che il cormorano si tuffa, fino a raggiungere profondità di 6 metri, e cattura il pesce. Spesso agli uccelli viene messo un nastro di cotone alla base del collo, che non danneggia in alcun modo il cormorano, ma che gli impedisce di ingoiare il pesce. Se l’animale è ben addestrato, è possibile pescare anche senza laccetto. Con il loro becco possono catturare fino a 6 pesci contemporaneamente.
Una particolarità che non tutti sanno è che il cormorano non possiede un piumaggio impermeabile, che lo avrebbe rallentato durante la pesca a causa delle bollicine d’aria nelle piume; quindi nel corso delle modificazioni genetiche il cormorano ha scelto di avere un piumaggio permeabile all’acqua rendendolo molto più veloce nella caccia. L’unica pecca è che finita la battuta di caccia, dovrà spiegare le ali per permettere al piumaggio di asciugarsi.
La bravura del pescatore sta nello svuotare il collo del cormorano dal pesce, compiendo massaggi peristaltici che permettono al cormorano di rigettare il pesce in un secchiello. Le trote che vengono pescate si chiamano Ayu. Le specie di cormorano che vengono utilizzate sono il P. capillatus e i P. carbo.