Punture di animali in estate: non solo insetti, cosa fare se succede a te

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By Diana Cavalieri

Non solo Cani e Gatti

Vediamo che cosa ci dicono di fare gli esperti in caso di punture di animali durante l’estate, non solo di insetti.

medusa
Medusa (Pixabay-Canva-Amoreaquattrozampe.it)

La bella stagione porta con sé la voglia di trascorrere più tempo possibile all’aperto quando non si è impegnati con studio o lavoro. Ci sono tante attività da fare in estate, dal prenotare le vacanze al mare al rimanere in giardino all’ombra a sorseggiare una bevanda fresca.

Ci sono, però, dei problemi che affliggono tutti indistintamente e sono le punture di animali che ci sono principalmente in estate. Parliamo di animali che vivono nell’acqua e che possono pungere quando ci troviamo a fare il bagno o passeggiare sulla riva, ma non solo.

Ci sono poi gli insetti che volano e che si possono incontrare e trovare ovunque. In questo caso non si può fare molto per proteggersi, ma ecco qualche consiglio degli esperti per evitare complicazioni.

Punture di animali in estate: i consigli degli esperti

Molto dipende dal tipo di animale che ci punge. In base a questo il comportamento sarà diverso perché diversa sarà la natura della puntura e dei suoi effetti sul nostro organismo.

vespa
Vespa (Pixabay-Amoreaquattrozampe.it)

Zanzare

Gli insetti più comuni che si possono trovare sono le zanzare, fortemente attratte dal sudore e dall’umidità della nostra pelle. Ci sono zone con erba e acqua stagnante in cui sono maggiormente presenti. Quelle presenti in Italia non sono particolarmente pericolose e la loro puntura dà un prurito temporaneo. Se, però, il gonfiore dovesse farsi troppo grande, allora è il caso di usare cortisone o un antistaminico.

Vespe

D’estate le vespe, ma anche le api e i calabroni, hanno un gran lavoro da fare e basta guardarsi un po’ attorno durante una passeggiata con il proprio cane per vederle. Qui il problema può essere minimo, con un po’ di dolore, irritazione e prurito oppure essere molto grave e portare ad uno shock anafilattico. Dipende dalla persona, dalla sua genetica e dalle sue allergie.

Il consiglio degli esperti è quello di estrarre subito il pungiglione, se questo è ancora presente nella pelle, e poi andare sotto l’acqua fredda o applicare del ghiaccio. In un secondo momento è il caso di usare una pomata apposita, magari consultando un medico.

medusa
Medusa (Pixabay-Amoreaquattrozampe.it)

Medusa

Nell’acqua del mare, nella zona in cui sono presenti i bagnanti, sono presenti di tanto in tanto le meduse. I loro tentacoli a contatto con la nostra pelle rilasciano una scarica elettrica che produce un’irritazione più o meno grave. Bisogna subito uscire dall’acqua e applicare acqua di mare calda per sterilizzare il veleno. Bisogna pulirla molto bene evitando di rompere le bollicine. L’ammoniaca potrebbe aiutare, ma solo su una ferita completamente pulita e disinfettata.

Pesce ragno

Il modus operandi è quello della medusa. Il pesce ragno potrebbe attaccare i piedi o i polpacci e si richiede subito un disinfettante e acqua calda salata per contrastare il veleno. In alcuni casi potrebbe essere necessaria una pomata con cortisone. Ad ogni modo, in caso di dubbio si deve sempre chiamare i soccorsi.

Zecche

Attenzione anche alle zecche che si possono trovare tra l’erba alta. Il loro morso è particolare perché non si avverte subito a causa dell’anestetico che iniettano, ma si può avvertire il dolore dopo qualche ora. I sintomi possono essere febbre, malessere e dolori articolari e sono portatrici di malattie. Quindi, ci si deve recare da un medico in modo da ricevere un trattamento adeguato.

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