Quale è il significato di un uccello che entra in casa? Ecco quali sono le credenze legate a questo avvenimento e le ragioni.

Secondo la tradizione greca e romana, gli uccellini erano un simbolo di fortuna. L’arrivo di un volatile in casa manifestava ai proprietari la benevolenza degli dei ma anche degli eventi positivi che sarebbero avvenuti in quella giornata. Ma in che modo le credenze del passato sono confluite nella tradizione moderna? Quali sono le ragioni per cui un uccello entra in casa? E, soprattutto, quale è il significato della presenza di un volatile in un’abitazione? Ecco qualche informazione al riguardo.
Perché un uccello può entrare in casa e quale è il significato attribuito a questo evento
Tetti, balconi e mansarde rappresentano per i volatili un luogo perfetto per nascondersi. I motivi per cui un uccello entra in casa sono riconducibili per prima cosa a esigenze e bisogni naturali. Un volatile potrebbe avvicinarsi ai solari e alle cantine per costruire un nido o per cercare del cibo, per sfuggire alle intemperie e ai predatori. Purtroppo, però, non sempre i nascondigli trovati dai volatili sono sicuri. Sono ancora molte le persone a considerare in modo negativo la presenza di un uccello in casa. Ma quali sono le antiche tradizioni che determinano questa credenza?

La società di oggi è completamente diversa dalle comunità del passato, eppure alcuni simboli e credenze sono rimasti inalterati nel corso dei secoli. Un esempio è rappresentato dai significati simbolici che vengono attribuiti a determinati oggetti, come ad esempio una piuma di uccello.
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Gli antichi romani profetizzavano il futuro sulla base del numero di uccelli in volo. L’arte divinatoria, in cui erano maestri, permetteva loro di capire quali fossero le aree sacre. La presenza di un volatile in casa era considerato un elemento positivo dai popoli antichi, che amavano così tanto il contatto con la natura da incentivare la presenza di volatili nei giardini delle abitazioni. Autori latini, come Catone il Censore nella sua opera De re rustica, parlavano proprio dell’importanza degli uccelli nelle loro opere.
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Durante il medioevo, l’arte divinatoria perse la sua valenza istituzionale e religiosa a causa della diffusione della religione cristiana. Il popolo, comunque non abbandonò del tutto le vecchie credenze, che assunsero invece nuove sfaccettature. Con l’influenza della tradizione araba e norrena, un animale come il corvo che veniva ad esempio considerato in un’accezione negativa come presagio di sventura e morte, assunse una nuova accezione divenendo un messaggero degli dei grazie alle figure mitologiche di Huginn e Muninn, i corvi celesti simboli di Odino. I passeri, ad esempio, divennero il simbolo dei santi e della vita più semplice, anche sulla base dell’iconografia cristiana.
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Quando un uccello entra in casa si pensa subito ai significati simbolici e mistico-religiosi che questo avvenimento può avere, in realtà si tratta solo di ragioni biologiche come la ricerca di un luogo in cui ripararsi. Tra le specie che sono più diffuse nelle case sono quelle migratrici come rondini o rondoni, ma anche piccioni e gabbiani. Questi uccelli sono abituati alla presenza degli esseri umani e non sono intimoriti quindi dalla loro presenza. Seppur raro, accade comunque che alcune specie entrino in casa per cercare cibo. Le specie di piccole dimensioni entrano invece con più frequenza nelle cantine alla ricerca di grano e cereali.
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Le esigenze naturali degli uccelli sono state trasformate in un’interpretazione antropologica, in una rilettura della natura attraverso storie, miti e leggende tanto che è possibile individuare una vera e propria letteratura narrativa che approfondisce questo argomento. Ma che cosa fare quando un uccello entra in casa? Nel caso in cui un uccello entri in un’abitazione o rimanga bloccato all’interno di un giardino bisogna cercare di farlo uscire senza però spaventarlo.

Le abitazioni possono trasformarsi in vere e proprie prigioni pericolosissime per gli uccelli che potrebbero finire per farsi male sbattendo contro i mobili o le finestre nel vano tentativo di uscire. Prima di liberare il volatile, bisognerà però accertarsi che non sia ferito. In questo secondo caso bisognerà contattare il Centro di Recupero per Animali selvatici (CRAS) più vicino, oltre ai Carabinieri Forestali. Se l’animale non può volare è consigliabile metterlo al sicuro in una scatola di cartone con dei fori.
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Se è difficile catturare l’esemplare perché visibilmente non è ferito, basterà aprire porte e finestre per farlo uscire, ricordandosi di spengere la luce all’interno dell’abitazione e accedere eventuali fari esterni. Nel caso in cui il volatile ferito si sia nascosto in mansarde e cornicioni, se non sembra provocare danni alle strutture, si consiglia di convivere con loro per il tempo necessario al loro sviluppo e recupero.

Non bisognerebbe dimenticare che questi animali sono molto importanti per la nostra biodiversità urbana e svolgono diverse funzioni ecosistemiche alle comunità umane. Le casette per uccelli, ad esempio, rappresentano un ottimo modo per tutelare la sopravvivenza di specie animali in pericolo. La biodiversità è a rischio e nella lista rossa delle specie in via di estinzione si allunga ogni anno. Fortunatamente, però, diverse sono le associazioni che si occupano di salvaguardare le specie animali, come la Search for Lost Birds.
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Tra gli uccelli più cercati da questa organizzazione e inseriti ormai tra le specie estinte vi era anche la Dusky Tetraka, un uccellino canoro del Madagascar, almeno fino al ritrovamento di alcuni esemplari avvenuto lo scorso anno.
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Anche un piccolo pappagallino originario dell’Australia è annoverato tra le specie in via di estinzione, come dimostrano recenti studi scientifici. (di Elisabetta Guglielmi)