Quali sono le ragioni per cui il cane annusa il cibo ma poi non mangia. Ecco secondo gli esperti del comportamento canino perché il quattro zampe si comporta in questo modo.

Quando il cane si avvicina alla ciotola del cibo ma non mangia è normale che gli umani di riferimento possano preoccuparsi. Dal momento che l’olfatto è per il cane la lente con cui leggere il mondo, il fatto che il quattro zampe gnori il pasto dopo averlo annusato è un segnale che non va trascurato. Ma quali sono le ragioni per cui il pet non ha voglia di manfiare dopo aver annusato il cibo nella ciotola? Ecco che cosa spiegano in proposito gli esperti del comportamento canino.
Le ragioni dietro alla mancanza di appetito del cane: ecco perché il quattro zampe non mangia dopo aver annusato il cibo
Le ragioni dietro l’inappetenza del cane sono molteplici e possono spaziare da semplici preferenze di cibo a seri problemi di salute. Il primo aspetto da prendere in considerazione è un problema fisico. Se il cane ha fame ma non vuole mangiare, potrebbe essere dovuto al fatto che masticare o deglutire gli provoca dolore. E questo è riconducibile a problemi dentali, dalla gengivite all’accumuli di tartaro, ad ascessi ai denti che possono rendere la masticazione estremamente dolorosa, spingendo il cane ad annusare il cibo per istinto ma a rifiutarlo per paura del dolore.

Oltre a problemi ai denti ci sono problemi gastrointestinali. Questi sono riconducibili soprattutto a nausea, gastrite, blocchi intestinali o, in casi più rari, patologie più gravi (come malattie renali, epatiche o endocrine). Queste problematiche possono sopprimere l’appetito o rendere l’odore del cibo sgradevole. L’inappetenza è spesso un primo sintomo di un malessere interno. Il secondo problema è da ricondurre a cause ambientali e psicologiche dovute a stress e ansia. Importante è prestare attenzione ai sintomi dell’occlusione intestinale. Uno dei primi disturbi che permettono di comprendere se il cane ha problemi di digestione è la gastrite. La gastrite è un’infiammazione dello stomaco, che può essere acuta o cronica. Determinata da diverse cause, la gastrite è principalmente dovuta a infezioni batteriche, stress, intolleranze alimentari o all’assunzione di sostanze tossiche. La diarrea è uno dei problemi digestivi più comuni nei quattro zampe.

Ma a queste problematiche si aggiunge la sensibilità ai cambiamenti ambientali e famigliari. I cani, come altri animali, sono estremamente sensibili ai cambiamenti. Un ambiente percepito come stressante può influire direttamente sulla loro volontà di mangiare. Stress o ansia da separazione come conseguenza di un trasloco, dell’arrivo di un nuovo animale domestico o di un neonato in casa, o anche un periodo di solitudine prolungata, possono generare problemi che si riversano nella mancanza di appetito. Sempre in quest’ottica, il cane potrebbe rifiutare il cibo dopo aver associato la ciotola o il momento del pasto a qualcosa di spiacevole (per esempio, un forte rumore o una sgridata), facendogli perdere l’interesse.
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Il cibo potrebbe essere rifiutato anche per motivi dovuti all’alimento stesso, che potrebbe non essere abbastanza fresco o gustoso. A volte il problema potrebbe essere semplicemente dovuto alla ciotola. Il cibo avariato o stantio può spingere naturalmente il quattro zampe a rifiutare gli alimenti. Se le crocchette sono rimaste aperte troppo a lungo e hanno perso freschezza, o se sono state conservate male (esposte a umidità o calore), il cane le annuserà e le percepirà come non più appetibili o addirittura malsane.
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Un altro motivo che spinge i cani a non voler mangiare il cibo potrebbe essere dovuto al cambio improvviso della dieta. Un passaggio repentino da un tipo di alimento all’altro senza un’adeguata transizione (di solito graduale in 7-10 giorni) può portare il quattro zampe a rifiutare il nuovo sapore. L’alimento potrebbe poi creare difficoltà digestive nel cane. Altri motivi potrebbero essere dovuti anche alla ciotola. In alcuni casi, i pet potrebbero non gradire il materiale della ciotola (ad esempio la plastica, che può trattenere odori) o semplicemente la ciotola è sporca, un fattore che il loro olfatto non perdona.

Un’altra causa comportamentale comune che spinge i cani a non voler mangiare potrebbe essere dovuto a gusti specifici. Se il pet è abituato a ricevere regolarmente avanzi dalla tavola o snack molto più appetitosi del suo pasto principale, è semplice che il quattro zampe sviluppi un’inappetenza tattica. Annusa il cibo “normale” e si rifiuta di mangiarlo, nella speranza di ricevere qualcosa di più gustoso come premio per il suo digiuno. In questi casi, non bisogna assolutamente forzare il quattro zampe a mangiare. Il pet mate dovrebbe poi togliere la ciotola dopo 15-20 minuti e riproporre il pasto all’orario successivo.
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Se l’inappetenza si protrae per più di 24-48 ore (o anche meno se si tratta di un cucciolo o di un cane anziano) o è accompagnata da altri sintomi (apatia, vomito, diarrea, ecc.), è fondamentale contattare immediatamente il veterinario per escludere problemi di salute seri. Se invece il cane è viziato, bisogna essere rigorosi: dare il pasto e rimuoverlo se non mangia, senza offrire alternative o premi nel frattempo. La fame, in assenza di problemi di salute, lo spingerà a mangiare al pasto successivo.
L’importanza dell’alimentazione nei cani
L’alimentazione dei cani è estremamente importante per prendersi cura della loro salute. Proprio come per gli esseri umani, per i quattro zampe domestici il benessere fisico e psicologico passa anche attraverso le scelte alimentari. Quando si parla di alimentazione per i cani, è importante bilanciare i nutrienti che provengono dalle carni e da altri cibi complementari. Sia carne che pesce sono ricchi di proteine. Il pesce contiene vitamina D, vitamina A, vitamine del gruppo B, calcio, fosforo, zinco e ferro. Ricco di Omega-3 e acidi grassi, questo alimenti fa bene all’apparato cardiocircolatorio e al sistema immunitario. Proteine, vitamine, minerali e fibre devono essere inserite nelle quantità giuste. Se non si ha tempo a disposizione o un’esperienza sufficiente, sempre previa consultazione del veterinario, si potranno scegliere le formule secche e umide confezionate, già preparate e correttamente bilanciate. (di Elisabetta Guglielmi)