Se il tuo cane fa dei danni: i rischi legali nascosti e i casi che vi possono costare caro. Scopri quali sono!

A volte, basta un piccolo incidente, un danno a qualcuno o qualcosa per scoprire che dietro la gioia di avere un’amico a quattro zampe si nascondono rischi legali poco conosciuti.
Sapevi che se il tuo cane fa dei danni ne puoi rispondere davanti alla legge? Scopri quali i casi che in pochi conoscono.
Se il tuo cane fa dei danni ne puoi rispondere davanti alla legge: lo sapevi?
In Italia, il proprietario di un cane è quasi sempre considerato responsabile dei danni che l’animale può causare.
Basta che il cane provochi un danno a persone, cose o altri animali, anche se era scappato fuori dal tuo controllo.
Questa responsabilità “oggettiva”, deriva dal semplice legame tra te e l’animale. L’unica eccezione prevista dalla legge è il cosiddetto “caso fortuito”.
Conoscere questa distinzione è fondamentale per capire quando il danno ricade su di te e come proteggersi al meglio da conseguenze civili o persino penali.
Il caso fortuito: quando la legge può esonerarti
Il caso fortuito è un’eccezione prevista dalla legge che può liberare il proprietario di un animale dalla responsabilità per il danno causato dal cane.
Per essere considerato tale, l’evento deve essere imprevedibile, inevitabile e assolutamente eccezionale, al di fuori del normale rapporto tra umano e animale.
In questi casi, la responsabilità non ricade sul proprietario, perché l’accaduto era al di fuori di qualsiasi controllo e prevenzione.
È però il giudice a stabilire se davvero si tratti di un caso fortuito, valutando attentamente le circostanze e le prove disponibili.
Chi paga davvero quando il cane provoca danni?
Non è sempre solo il proprietario rispondere dei danni causati dal proprio cane.

La legge italiana, stabilisce che anche chi ha l’animale in custodia o lo utilizza temporaneamente, può essere ritenuto responsabile.
Ad esempio, se lasci il cane in pensione, il gestore potrebbe doverne rispondere se succede qualcosa sotto la sua custodia.
Allo stesso modo, chi porta a passeggio il cane su richiesta del proprietario, può essere considerato utilizzatore e rispondere per eventuali danni durante quel periodo.
In pratica, la responsabilità dipende da chi ha il controllo dell’animale in quel momento e dal tipo di rapporto con il proprietario.
Quando la responsabilità del cane può diventare penale
Oltre al risarcimento dei danni, il proprietario di un cane può trovarsi a rispondere anche penalmente dei danni causato dal suo cane.

Tuttavia, non esiste una legge che punisce automaticamente un morso del cane, ma se l’animale provoca lesioni e non sono state adottate le cautele necessarie, come guinzaglio, museruola e sorveglianza adeguata, si può configurare un reato di lesioni colpose.
Quindi chi detiene un animale, ha il dovere di prevenire incidenti e proteggere chi lo circonda. Una negligenza grave, può portare a multe salate o nei casi più gravi a conseguenze penali.
Esempi di casi penalmente perseguibili
Tra i casi meno conosciuti che sono perseguibili penalmente, possiamo elencare di seguito alcuni esempi:
- un cane che fugge da un giardino non recintato e provoca un incidente stradale;
- portare il cane in auto senza dispositivi di sicurezza e causare un incidente o lesioni;
- durante la guardia o l’addestramento provoca danni senza adeguata sorveglianza;
- lasciare il cane senza acqua, cibo, riparo adeguato e cure veterinarie, è anch’esso considerato reato, in questo caso di maltrattamento di animali;
- non usare guinzaglio o museruola in situazioni in cui è obbligatorio;
- non controllare un cane noto per aggressività.
Potresti leggere anche questi articoli:
Ricorda che conoscere i rischi, anche quelli più prevedibili, evita conseguenze legali molto pesanti che abbiamo precedentemente descritto.