Le richieste di attenzione del cane vengono spesso fraintese: il fido ha bisogno di un compagno che sappia in che modo stargli vicino.
La sensazione di solitudine di una cane non sempre deriva dal suo rimanere effettivamente da solo in casa. A volte un cane può avvertire un senso di forte disagio, di sconforto oppure di solitudine anche trovandosi in compagnia del suo umano di riferimento, oppure di chi, in quel momento, ne fa le veci.
Per evitare di commettere alcuni degli errori più comuni quando si è insieme al cane e potergli garantire una compagnia di qualità è importante tenere a mente almeno 3 segnali fondamentali connessi al suo comportamento.
Innanzitutto è importante sfatare un primo mito. Sebbene i cani tra loro possano trovarsi in straordinaria sintonia, questi ultimi non hanno necessariamente bisogno di vivere a stretto contatto, purché il loro umano di riferimento sappia ascoltarli nella loro quotidianità. Ma cosa significa saper davvero ascoltare il proprio cane?
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Il primo segnale che ci fa capire che un cane sta soffrendo la solitudine pur essendo al nostro fianco riguarda la sua iperattività. Se un cane mostra di essere iperattivo è molto probabile che non riconosca attorno a sé degli stimoli che gli permettano di ripartire nel modo giusto le sue energie, ritrovandosi, magari a fine giornata, a tu per tu con la sua frustrazione. Scegliere, ad esempio, di far interagire il cane con altri cani durante una passeggiata al parco in estate, oppure assicurarci che il cane abbia a disposizione dei giochi anti-stress, può aiutare. D’inverno alcuni giochi per cani riescono a compensare l’inevitabile diminuzione delle uscite in esterna. Fra questi vi sono i tira e molla oppure i tappetini olfattivi. Questi potrebbero guidarli verso la sua dose di cibo giornaliera, oppure aiutarli a sentirsi meno soli, poiché impegnati mentalmente in un’attività che riconoscono essere stata pensata appositamente per loro.
Non è dunque sufficiente la nostra passiva presenza in casa per evitare che il cane soffra la solitudine, ma è importante piuttosto conoscere a fondo quale sia il “modo” giusto di stare al suo fianco per poter combattere la sua noia e apatia. Al contempo è altrettanto fondamentale costruire giorno per giorno una routine che permetterà al cane di sentirsi più sicuro nella sfera delle sue necessità, di conoscere i nostri orari e di conseguenza di adeguarsi a essi e vice-versa.
Se nonostante il nostro impegno e la nostra cura il cane continua a mostrare disagio, iperattività oppure abbaia troppo frequentemente potrebbe non trattarsi più di solitudine, e quindi di una legittima richiesta di reale compagnia da parte sua, ma di un disturbo temporaneo oppure di una patologia più seria. In tal caso è sempre importante richiedere il parere di un esperto per poter scagionare ogni dubbio sulla questione.
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