Attenzione agli errori perché potrebbero compromettere la sua educazione: perché la punizione fisica sul cane è il modo più sbagliato.
Educare un animale domestico è forse una delle operazioni più difficili per i padroni meno esperti: per questo speso si sceglie di affidarsi a educatori specializzati. Il rischio è non essere coscienti che la punizione fisica sul cane avrà avere gravi conseguenze sulla sua educazione e sulla sua formazione, quindi è opportuno conoscere quali sono i metodi da adottare, le varie alternative e anche quelli assolutamente da evitare.
Punizione fisica sul cane: i metodi più comuni e di ‘sottrazione’
Molto spesso si pensa che la punizione fisica, ovvero quella che ha effetti devastanti sul cane, sia solo quella corporale ma può anche essere di natura psicologica. Infatti non esistono solo i classici e atroci gesti di violenza perpetrati ai danni dei nostri amici a quattro zampe, in nome di non si sa quale tipo di educazione, ma anche quelle che potremmo definire ‘di sottrazione’.
Tra i vari strumenti di punizione (tortura) come oggetti e le nostre stesse mani, vi sono anche dei collari che emanano delle scariche elettriche e che alcuni ‘educatori’ utilizzano ogni qualvolta Fido si comporta ‘male’ o come non dovrebbe. In alternativa vi è il cosiddetto rinforzo negativo, ovvero una diminuzione o la totale eliminazione-interruzione dello stimolo avversivo (come appunto può essere la scossa elettrica).
In entrambi i casi però il cane potrebbe facilmente irritarsi e sviluppare una profonda avversione nei confronti del padrone e del prossimo in generale, probabilmente perché si sentirà costantemente minacciato da uno stimolo esterno negativo.
Punizione fisica sul cane: che effetti si riscontrano
Da studi e testimonianze dirette dei padroni dei cani, pare che questi metodi di punizione fisica non solo siano inefficaci ma addirittura controproducenti, tanto è vero che molti esemplari hanno iniziato a reagire con morsi e aggressività anche contro terzi. Questi tipici problemi comportamentali sono dovuti a stati d’animo di ansia, impotenza e stress per la frustrazione di non sapere come reagire.
Se punire il cane ci fa sentire in qualche modo ‘appagati’ e ricompensati dalla sua azione sbagliata, siamo erroneamente convinti anche che in questo modo lo avremo rieducato: ma non è affatto così. Può addirittura sembrare che il cane abbia capito di aver sbagliato, ma non farà altro che irritare maggiormente Fido e metterlo sulla difensiva e a rispondere con aggressività in una successiva occasione.
Un altro effetto sicuramente negativo è che il cane impari ad associare lo stimolo traumatico (soprattutto quando si tratta di scariche elettriche) al padrone anche al di fuori dei contesti educativi, quindi non ne entrerà mai in empatia perché ne avrà paura. Inoltre a questi problemi comportamentali potrebbero aggiungersene altri simili oppure opposti: se ad esempio il cane morde le scarpe e viene sgridato, non si convincerà facilmente ad afferrare gli oggetti quando glielo chiederemo durante una sessione di allenamento (inibizione del comportamento).
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>> Correggere i comportamenti del cane che non ci piacciono: quando è possibile?
Come educare il cane in modo alternativo
La soluzione ovviamente non è lasciare Fido libero di agire come vuole e senza alcuna regola, ma studi e ricerche hanno dimostrato che per ottenere effetti più a lungo termine e più efficaci, il metodo migliore da adottare è quello del rinforzo positivo al cane. Solo così l’animale diventerà più obbediente e capirà come comportarsi, mantenendo il medesimo atteggiamento anche quando crescerà.
Infatti se messi a paragone due esemplari educati l’uno con il collare elettrico e l’altro col rinforzo positivo, si otterrà una risposta educativa più immediata nel secondo caso. Inoltre non essere soggetti a punizioni corporali avrà un effetto ottimale anche sullo stato d’animo dell’animale, che non si sentirà minacciato e soffrirà pertanto meno di stress.
Non sarà una scoperta per molti che le associazioni animalista e veterinarie sono assolutamente contrarie alle punizioni fisiche del cane e degli animali in generale, ponendo alla gogna tutti gli elementi che offendono e arrecano danno fisico e mortale all’animale.