Attenti a quel fungo: cosa sapere sull’aspergillosi nel cane

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By Francesca Ciardiello

Salute dei Cani

A differenza che nel gatto, bisogna fare ancora più attenzione all’aspergillosi nel cane perché è più frequente: cosa sapere su questa pericolosa infezione.

Cane che annusa funghi e tartufo del cane
Cane che annusa i funghi e naso del cane: l’aspergillosi colpisce i seni nasali canni (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Purtroppo i nostri amici a quattro zampe sono spesso soggetti a delle infezioni, soprattutto di tipo fungino ma Micio, in questo caso, sembra meno a rischio di Fido: cosa si sa sull’aspergillosi nel cane e quanto può essere pericolosa per la sua salute? Ecco una serie di utili indicazioni per capire se si tratta di questa patologia e come provvedere al trattamento più efficace.

Infezioni fungine nel cane: quali sono

All’aria aperta ma anche a contatto con un esemplare infetto, il nostro amico a quattro zampe può essere soggetto a infezioni cutanee, dette anche ‘dermatofitosi’, dovute al contatto coi funghi. Ovviamente c’è una percentuale di possibilità più alta per coloro che sono cuccioli o già immunodepressi, tuttavia è un problema comune a tutti.

Naso del cane
Cavità nasali del cane: l’aspergillosi le colpisce (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

In linea generale si può usare la lampada di Wood, che rende fluorescenti le colonie di funghi, in modo da individuarle efficacemente per combatterle. Esistono delle terapie a uso topico, anche a base di lozioni o shampoo; quando un cane si ammala tuttavia è consigliato tosarlo per evitare che spore restino attaccate al suo manto.

L’aspergillosi nel cane: che cos’è e come si infetta

Si tratta di una pericolosa infezione fungina che entra nelle cavità nasali del cane, luogo ideale per il suo sviluppo e la sua proliferazione. Essa deriva da un fungo, l’Aspergillus fumigatus appunto, che causa micosi rino-sinusali nel nostro amico a quattro zampe. Dove possiamo trovarla? Nel concime, nelle gabbiette degli uccellini, nella polvere e anche in cibi in decomposizione.

Tutti gli esemplari sono considerati a rischio, ma è vero che alcuni lo sono più di altri, come ad esempio le razze dolicocefale (quelle col muso più lungo), anche in condizioni di salute ottimali.

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L’aspergillosi nel cane: i sintomi e la cura dell’infezione

Solitamente il primo segnale importante è quello del muco che fuoriesce da un solo setto nasale e poi da entrambi dopo uno starnuto; ha precise caratteristiche quali:

Muco dal naso del cane
Muco che fuoriesce dal naso del cane: è uno dei segnali dell’aspergillosi nel cane (Canva-Amoreaquattrozampe.it)
  • colore giallo-verde,
  • alta densità,
  • cattivo odore,
  • possibili tracce e striature di sangue.

Le stesse tossine potranno essere responsabili di una erosione del tartufo, proprio per la componente micotica tossica. Ma c’è un modo per curarla? Sono due i principi attivi normalmente utilizzati, ovvero il fluconazolo e l’itraconazolo. Possono essere somministrate sia per terapia sistemica sia topica, che risulta più efficace della prima perché a diretto contatto con la mucosa nasale infetta.

Nel caso dell’aspergillosi nasale la cura sembra più efficace rispetto a quella per l’aspergillosi disseminata, che è anche maggiormente invasiva e più ‘lunga’ da diagnosticare, a causa di numerosi esami che servono per individuarla, tra cui:

  • esami del sangue,
  • radiografia,
  • biopsia.

Purtroppo però la diagnosi precoce è di fondamentale importanza per la sopravvivenza stessa del cane, che potrebbe anche restare invalido: per questo i padroni hanno il compito di osservare qualsiasi segnale di cambiamento nel proprio cane e informare il veterinario, il quale consiglierà di sottoporre l’animale ad alcune analisi.

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