Gatti guardiani all’Hermitage: tutta la storia di questi felini speciali

Foto dell'autore

By Ilaria Grimaldi

Curiosita, Gatti

Gatti guardiani all’Hermitage? Sono i felini indispensabili per un compito molto importante al museo. Vediamo di cosa si tratta nell’articolo.

Gatti guardiani all'Hermitage
(Foto Unsplash)

É uno dei musei più famosi e importanti del mondo e può vantare migliaia di visitatori ogni anno. In questo luogo ricco di storia e di fascino, vengono custodite opere e tesori meravigliosi, dal valore inestimabile. Proprio lì, si può notare anche la presenza di felini che fanno la guardia al sito e a tutto ciò che c’è al suo interno. Conosciamo, allora, i gatti guardiani all’Hermitage.

Gatti guardiani all’Hermitage: il ruolo

Vivono all’interno del prestigioso museo di San Pietroburgo, sono tantissimi e tengono molto a proteggere il luogo e le opere custodite lì. Ma da cosa devono difenderle? Scopriamolo qui.

Peloso controlla il territorio
(Foto Unsplash)

I felini, lo sappiamo, sono animali sempre sul chi va là. Questi pelosi liberi e autonomi, trascorrono tutto il loro tempo a proteggersi da possibili rischi e pericoli esterni.

Animali sempre attenti a controllare il territorio e a proteggere ciò che è di loro proprietà, i mici sono abituati a stare sulla difensiva e, rispetto ad altri pelosi, possono osservare da altezze incredibili tutto il giorno, ancora di più la notte.

Dotati di queste particolari capacità, nella storia i gatti sono stati considerati creature speciali ed ecco che sono stati scelti a svolgere un compito inaspettato.

Non stiamo parlando di mici comuni, ma dei gatti guardiani all’Hermitage, ovvero coloro che devono proteggere, sin dal periodo di Pietro Il Grande, le opere d’arte presenti nel palazzo.

Si tratta di una vera colonia di mici che vive nel museo e ha l’onore, nonché la responsabilità, di proteggere le innumerevoli e preziose opere d’arte dalla minaccia dei topi.

Ebbene sì, è proprio dai roditori che i gatti guardiani devono ben guardarsi se si vogliono evitare pericolosi danni ai capolavori.

Potrebbe interessarti anche: Razze di gatti russi: quali sono e che caratteristiche hanno i felini della Federazione

I mici e il loro compito al museo: la storia

Le opere immense custodite all’interno dell’Hermitage vengono protette dalla presenza della colonia felina. Questi coraggiosi mici ricevono tante cure, ma come nacque tutto? Continuiamo la lettura dell’articolo.

Il gatto guardiano del museo
(Foto Pixabay)

I visitatori che arrivano al meraviglioso palazzo ricco di tesori che fanno viaggiare nel tempo, sono contenti di trovare la presenza di questi gatti guardiani.

Anche le tantissime persone che varcano la soglia, infatti, adorano prendersi cura di loro, insieme ai volontari che se ne occupano.

Ma come è nata la curiosa idea di rendere dei felini guardiani all’Hermitage? Vediamo più avanti.

Il primo gatto a cacciare i topi dal Palazzo d’Inverno fu quello di Pietro Il Grande, il fondatore di San Pietroburgo, rientrato dall’Oldanda. Il micio era fedelissimo e molto amato dallo Zar.

Successivamente, accadde che la figlia dello Zar, l’Imperatrice Elisabetta, volle introdurre una grande colonia felina all’interno del Palazzo d’Inverno, proprio con il compito delicato di mandare via i topi.

Furono scelte, dall’Imperatrice, i gatti certosini per onorare questo compito e iniziarono ad abitare sia i sotterranei che i corridoi del meraviglioso Palazzo.

Gatti di casa e gatti di corte

Più tardi, nel 1764, fu fondato per volere di Caterina La Grande il museo d’arte nel Palazzo, vennero divisi i felini tra quelli di casa e quelli di corte.

I gatti di corte avevano la totale libertà di passeggiare indisturbati tra i bellissimi e misteriosi corridoi dell’immensa dimora, sempre ricoprendo il ruolo impostogli dai regnanti.

Oggigiorno, però, la colonia non abita più i saloni sfarzosi dell’Hermitage ma si muove silenziosa nei sotterranei e nei depositi, non a contatto troppo stretto con i visitatori del museo.

Ci sono, ovviamente, dei volontari capeggiati da Maria Haltunen (assistente del direttore del Museo), che curano ogni aspetto della vita dei felini, giornalmente.

É interessante sapere che, il 28 marzo di ogni anno, si festeggia il Cat Day la giornata dedicata ai mici, in cui i visitatori e i bambini possono avere il piacere di giocare con i pelosi accolti lì e tanto amati da tutti.

Impostazioni privacy