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Curiosita

La ferita era molto grave ma lui è riuscito a curarsi da solo: un comportamento mai osservato prima

Il comportamento mai osservato prima di un orango che è riuscito a curarsi da solo una ferita molto grave lascia tutti sorpresi.

Esemplare giovane di orango (Screenshot foto Immagine da Laumer et al., 2024 – amoreaquattrozampe.it)

L’intelligenza degli animali è indiscussa. Chi ha a che fare quotidianamente con loro riconoscerà senza grandi difficoltà che tutte le specie viventi sono dotate di grandi capacità che permettono loro di superare le diverse difficoltà quotidiane. La scienza potrà inoltre elencare le specie di animali più intelligenti e tra queste annovererà sicuramente le scimmie antropomorfe. Proprio da recenti studi, ad esempio, è stato osservato un comportamento mai visto prima che offre un’ulteriore dimostrazione dell’intelligenza di questi animali. Un orango è stato in grado di curarsi da solo una ferita che aveva sul volto, utilizzando le foglie di una pianta medicinale.

L’incredibile comportamento dell’orango Rakus in grado di curarsi con una foglia medicinale

A testimoniare quanto avvenuto sono le foto scattate dai ricercatori tedeschi dell’Istituto Max Planck, guidati da Caroline Schuppli e Isabelle Laumer.

L’orango Rakus ha utilizzato le foglie di una pianta medicinale per curarsi una ferita sul volto (Screenshot foto Immagine da Laumer et al., 2024 – amoreaquattrozampe.it)

I ricercatori hanno osservato il comportamento di un orango che vive tra le fitte foreste pluviali del Parco Nazionale Gunung Leuser, nell’isola indonesiana di Sumatra. L’animale, che vive allo stato selvatico e al quale è stato dato il nome di Rakus, ha catturato l’attenzione degli scienziati. Rakus è stato osservato compiere una automedicazione, masticando le foglie della pianta medicinale per poi applicarle su una ferita sulla guancia.

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L’orango ha così dimostrato di conoscere alla perfezione le proprietà curative ci una pianta conosciuta come akar Kuning. L’akar kuning, conosciuta come Fibraurea tinctoria, viene utilizzata nella medicina tradizionale di Sumatra per trattare la malaria, la dissenteria e il diabete. Secondo alcuni studi, i composti presenti nella pianta potrebbero avere persino proprietà antitumorali. Proprio l’utilizzo della pianta da parte di Rakus ha spinto gli scienziati a condurre ricerche più approfondite per testare l’efficacia della pianta.

Isabelle Laumer e i colleghi hanno pubblicato su Scientific Reports lo studio su Rakus nel giugno del 2022. Nonostante esistano altri casi di automedicazione negli animali, il comportamento messo in atto da Rakus non è mai stato osservato prima. Diverse specie di animali ingeriscono o utilizzano delle piante per combattere parassiti o infezioni, ma mai nessun animale aveva applicato il risultato della masticazione di una pianta, nota per le sue proprietà biologiche, per coprire una ferita. Rakus ha continuato a masticare le foglie della pianta fino a quando la ferita non è stata completamente coperta: l’applicazione era dunque finalizzata a curare la ferita. Quattro giorni dopo il trattamento, la ferita si è chiusa. Tre settimane dopo dall’applicazione della pianta, la ferita era completamente guarita.

Il comportamento di Rakus fa sorgere numerose domande sulla comprensione delle piante medicinali da parte degli animali. Gli scienziati ipotizzano che l’orango potrebbe aver utilizzato la pianta per alleviare il dolore o per proteggere la ferita dalle mosche. In realtà è molto probabile che Rakus, come i suoi simili, conoscesse l’utilizzo delle piante medicinali, utilizzo che può risalire fino all’ultimo antenato comune che lega gli esseri umani alle scimmie antropomorfe.

Il processo di guarigione dell’orango selvatico in grado di curarsi da solo (Screenshot foto Immagine da Laumer et al., 2024 – amoreaquattrozampe.it)

Gli orango (noti secondo la classificazione tassonomica di Linneo del 1760 con il nome di Pongo pygmaeus) sono primati appartenenti alla famiglia degli ominidi. Scimmie antropomorfe come gli scimpanzé e come i gorilla che condividono circa il 94% del loro DNA con gli esseri umani, gli orango tango condividono tantissime caratteristiche con gli esseri umani.

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Vedere le immagini di Rakus che cura la ferita con le piante medicinali ricorda ancora una volta l’incredibile somiglianza che esiste tra gli esseri umani e le scimmie e, allo stesso tempo, fa comprendere quanto possa essere sbagliato tenere reclusi all’interno di gabbie o giardini zoologici questi meravigliosi animali. (di Elisabetta Guglielmi)

Elisabetta Guglielmi

Conseguita a pieni voti la maturità scientifica, ho intrapreso una carriera umanistica, laureandomi in Lettere moderne e poi in Filologia moderna; ho un master di Editoria, giornalismo e management culturale. Sono appassionata di scrittura, lettura, disegno e viaggi, e naturalmente di natura e animali.

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