Lo hanno dipinto di rosa: vagava in compagnia di un branco di randagi

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By lotta75

Curiosita

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Lo hanno dipinto di rosa probabilmente per una bravata. Il povero cane randagio è stato  immortalato da uno scatto fotografico condiviso sui social russi, scatenando come al solito in questi casi un’ondata di proteste.

Il cane è stato individuato in mezzo ad un branco di randagi e il colore rosa spiccava sulla neve. Grazie al tam tam in rete, un gruppo di volontari si è interessato al caso, provvedendo al recupero del povero animale in un quartiere periferico della città di Izhevsk in Russia centrale. Contemporaneamente è stata presentata una denuncia alle autorità locali che hanno avviato un’indagine. Le forze dell’ordine stanno ora cercando i responsabili con l’accusa di maltrattamento e crudeltà sugli animali.

Il cane chiamato Pink Elephant (Elefante rosa) è stato trasferito presso un rifugio dove dopo diversi lavaggi sta iniziando a perdere il colore rosa. Come spesso accade, il colore artificiale ha provocato una lieve intossicazione e il cane per diversi giorni ha vomitato. Fortunatamente, sembra che non sia più in pericolo e che abbia superato la fase più critica.

I volontari sperano che Pink Elephant possa successivamente trovare adozione e dimenticarsi della bravata di cui è stato vittima. Purtroppo, casi simili sono piuttosto frequenti e lo scorso anno fece scalpore la notizia del dolce Smurf, un tenero gattino di pochi mesi, colorato di viola, per essere utilizzato come esca per i cani da combattimento. Maltrattamenti, crudeltà o semplici bravate che si ripercuotano sulla vita di piccoli esseri innocenti e fragili, che rischiano in molti casi di non sopravvivere se non fosse per l’aiuto dei volontari che li soccorrono. Secondo le ipotesi riguardo a Pink Elephant, i volontari ritengono che chi ha commesso la bravata dovrebbe essere in contatto con dei bambini per avere a disposizione quel tipo di colore con il quale è stato dipinto il cane randagio, evidentemente di buon carattere e fiducioso nei riguardi dell’uomo. Una storia simile al povero Pascal, il cucciolo ricoperto di colla e fango in Turchia per gioco. Uno scherzo sicuramente di cattivo gusto.

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