Utile ma è indispensabile? Vediamo se il microchip è obbligatorio per i gatti

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By Marianna Durante

Curiosita, Gatti

Per i cani il microchip non solo è uno strumento importante, ma è anche obbligatorio, ma per i gatti? Scopriamo insieme cosa dice la legge a riguardo.

Gatto arancione dal veterinario che gli inserisce il microchip
Veterinario mette il microchip al gatto (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Sentiamo spesso parlare di microchip. Ma di cosa si tratta? Il microchip non è altro che un dispositivo che viene inserito sotto la pelle dei nostri amici a quattro zampe e contiene informazioni su questi ultimi.

Tale dispositivo è stato introdotto principalmente per tenere sotto controllo il fenomeno del randagismo, per questo motivo è obbligatorio per i cani.

Ma dal momento che vi è anche un randagismo felino, anche questi ultimi ne hanno bisogno? Il microchip è obbligatorio per i gatti? Scopriamo insieme, nel seguente articolo, cosa dice la legge a riguardo.

Il microchip è obbligatorio per i gatti?

Quando parliamo di microchip per animali, ossia quel dispositivo al cui interno sono contenute informazioni dell’animale come i contatti del proprietario e il numero di identificazione, ci riferiamo spesso ai cani.

Gatto dal veterinario a mettere il microchip
Gatto dal veterinario a mettere il microchip (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

C’ho soprattutto perché tale dispositivo è stato introdotto proprio per gestire il randagismo dei cani. Tuttavia possiamo assistere anche al randagismo dei gatti, infatti molti di questi possono essere presenti nelle nostre strade. Ma, quindi se il microchip è obbligatorio per i cani lo è anche per i felini?

L’iscrizione all’anagrafe e quindi l’inserimento del microchip non è obbligatorio peri i gatti nella nostra nazione. Tuttavia, ci sono alcune regioni che l’hanno reso obbligatorio come la Lombardia ed inoltre, vi sono alcuni casi in cui è obbligatorio il microchip per i gatti, come:

  • Per il rilascio del passaporto: il passaporto per gli animali è un documento che garantisce una sicurezza contro pericoli sanitari legati ai viaggi tra i vari paesi dei nostri amici a quattro zampe. Viene richiesto soprattutto negli spostamenti tra gli Stati dell’Unione Europea ma anche esteri. In caso di mancanza di microchip il gatto non può viaggiare all’estero;
  • Vendita e cessione dei felini: secondo l’Accordo Stato-Regione del 24 gennaio 2013 vi è il divieto di vendere o cessare i gatti non identificati. Se viene venduto o ceduto un gatto senza microchip vi saranno delle sanzioni amministrative pecuniarie.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> È obbligatorio il microchip per il gatto in Umbria? Cosa stabilisce la legge regionale

Come e perché mettere il microchip al gatto

Come detto in precedenza non è obbligatorio mettere il microchip al proprio gatto, se non in alcuni casi e in alcune regioni. Tuttavia tale dispositivo potrebbe essere utile per il nostro amico a quattro zampe.

Due persone distribuiscono volantini con la foto del proprio gatto che è scappato ma che ha il microchip
Perché mettere il microchip al gatto (Adobe Stock-Amoreaquattrozampe.it)

Infatti il microchip può risultare utile in caso di smarrimento o di fuga del proprio amico a quattro zampe, soprattutto se il gatto è abituato a vivere anche all’esterno della propria abitazione o nel caso in cui il gatto venga rapito da altre persone.

È importante sottolineare che il microchip non è un GPS quindi non ci dirà dove si trova il nostro felino, ma grazie al numero identificativo presente nel microchip potrà essere riconsegnato al vero genitore umano.

Ma come si mette il microchip ai gatti? La procedura è molto semplice. Innanzitutto bisogna portare il gatto da un veterinario autorizzato o da un veterinario dell’ASL. Dopodiché lo specialista inserirà nel gatto il microchip con un’iniezione sottocutanea totalmente indolore per il felino.

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