Le zecche in Italia sono molto diffuse e rappresentano un pericolo sia per gli animali che per gli esseri umani: ecco dove si trovano, quali malattie trasmettono e come debellarle.

L’aumento del numero di zecche in Italia, verificatosi negli ultimi anni, desta preoccupazione tra gli esperti. La causa principale dell’incremento di questi patogeni pericolosi per esseri umani e animali è l’innalzamento delle temperature dovuto ai cambiamenti climatici. Quali specie di zecche sono comuni nella penisola? Quali sono le zone in Italia dove patogeni come le zecche sono diffusi? Quali sono le conseguenze di una puntura di zecca? E, soprattutto, come debellare questi parassiti?
Allarme zecche in Italia: quali sono le malattie trasmesse a esseri umani e animali e come debellare questi agenti patogeni
A lanciare l’allarme sulla preoccupante diffusione delle zecche in Italia era stata, già nella primavera dello scorso anno, la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Una nota diffusa dall’organizzazione e riportata dall’Ansa confermava l’incremento delle aree a rischio in Italia a partire dal Trentino Alto Adige. L’innalzamento delle temperature nei mesi primaverili aveva infatti determinato una proliferazione delle zecche anche in ambienti boschivi e montani.

Nel Comune trentino di San Michele all’Adige la Fondazione Edmund Mach si impegna da due decenni nel monitorare le popolazioni di zecche nella regione. Il team di ricercatori studia in particolare i roditori, principali vettori di trasmissione delle zecche. Lo scorso settembre solo in Veneto sono stati registrati dieci casi di persone in prognosi riservata a causa delle punture da zecca, con casi gravi di Encefalite da zecche. Segnalazioni di infezioni da zecca anche in Piemonte e in Sardegna.
Che cosa sono le zecche
Le zecche, piccolissimi parassiti ematofagi che si nutrono del sangue di un vertebrato, pungono gli esseri umani ma soprattutto cani e gatti. Il termine ematofagi si riferisce proprio a quegli esseri viventi che necessitano di un pasto di sangue per passare da una fase di sviluppo all’altra. Le zecche, artropodi appartenenti agli Ixodida sono un sottordine di Parasitiformes, sono pericolosi vettori di diverse malattie sia dell’uomo sia degli animali.
Se vuoi saperne di più su questi agenti patogeni, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Tutti sbagliamo, ma quando in gioco c’è la salute dei nostri animali domestici questi 5 errori non vanno assolutamente fatti
Dalle dimensioni comprese tra pochi millimetri fino a un centimetro, le zecche vivono nei giardini, tra cespugli e alberi, e possono essere pericolosi agenti di trasmissione di malattie infettive. Tra le malattie più comuni contratte dalle zecche vi sono la piroplasmosi, o babesiosi, la rickettsiosi da zecche, o febbre bottonosa, la malattia di Lyme (o morbo di Lyme o borreliosi), la neuroborreliosi, l’encefalite.

Quali sono le zecche diffuse in Italia
In Italia esistono numerose specie di zecche, tutte appartenenti all’ordine degli Aracnidi. La puntura di zecca non è dolorosa dato che la saliva dell’aracnide contiene una sostanza anestetizzante. Se si è cibata del sangue di un animale infetto, la zecca può però trasmettere la stessa malattia al suo ospite.
Se vuoi saperne di più su come rimuovere le zecche dal cane, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Ho imparato a rimuovere le zecche: i miei consigli per farlo senza pericoli
Al mondo esistono 900 specie di zecche, distribuite in tre famiglie: le Ixodide (zecche dure), le Argasidae o zecche molli, la Nuttalliella namaqua. Le prime, le zecche dure, si caratterizzano per la presenza di uno scudo chitinoso sul dorso che ha una funzione protettiva; il rostro è molto sporgente. La seconda famiglia, quella delle Argasidae o zecche molli, comprende patogeni sprovvisti dello scudo chitinoso, dal corpo più arrotondato. Le zecche appartenenti alla terza famiglia sono le più comuni in Italia.

I tipi di zecche in Italia si dividono in tre specie: zecca marrone del cane, zecca comune del cane e zecca dei boschi, appartenenti tutte alla categoria di zecche dure. La più pericolosa è la Ixodes ricinus (zecca dei boschi), che vive per l’appunto in boschi o luoghi coperti da fitta vegetazione, con umidità elevata. Molto diffusa e pericolosa è anche la Rhipicephalus sanguineus (zecca del cane marrone), poco più grande di quella dei boschi e capace di adattarsi a vivere anche nelle città e ambienti domestici.
Cosa fare per proteggere cani e gatti dalle zecche
Il primo errore da non commettere è quello di trascurare la pulizia del pelo del quattro zampe. Occorre ricordare che è opportuno lavare con frequenza il pelo dei cani, anche più volte alla settimana. Il lavaggio permetterà infatti di rimuovere la polvere, lo sporco e lo smog che si depositano durante le passeggiate quotidiane, ma anche di controllare la presenza di possibili zecche, pulci e pidocchi. Alla corretta igiene si accompagnano i trattamenti antiparassitari, in grado di salvare la vita degli animali.
Anche se le zecche sono più diffuse in primavera e in estate, è consigliabile applicare gli antiparassitari al cane e al gatto durante tutto l’anno, specialmente se si frequentano spesso boschi o luoghi con vegetazione fitta e alta. Non è indispensabile l’utilizzo di sostanze chimiche repellenti, dato che sono altrettanto efficaci alcuni prodotti di origine naturale e oli essenziali ideali per i cani, come l’Olio di Neem (Azadiractha indica). (di Elisabetta Guglielmi)