Come funziona la territorialità del gatto: tutte le informazioni utili

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By Diana Cavalieri

Gatti

La territorialità del gatto funziona in un certo modo, ma come? Scopriamolo attraverso gli studi degli esperti sull’argomento.

gatto territoriale
Gatto (Pixabay-Canva-amoreaquattrozampe.it)

Se c’è una cosa a cui dobbiamo pensare quando abbiamo a che fare con un gatto è il fatto che è un animale molto legato al suo territorio. Lo difende con le unghie e con i denti e non è un modo di dire, ma la realtà.

Proviamo ad approfondire meglio la territorialità del gatto, vedere come funziona e capire come rapportarci con questa caratteristica molto spiccata nei felini.

Sappiamo molto bene tutti che il gatto marca il territorio e questo a volte per noi può essere fastidioso. Ma entriamo per un attimo nella testa di un gatto e vediamo se riusciamo a comprenderlo meglio.

Come funziona la territorialità del gatto: alcune informazioni preziose

Quando un gatto nasce ha bisogno di alcune settimane con la mamma. Questo è assolutamente necessario e fondamentale, tanto che i gatti che vengono separati precocemente dalla gatta avranno poi dei problemi comportamentali e non solo.

Quando avviene lo svezzamento, diciamo attorno al terzo mese di vita, il gatto ha bisogno di passare dalla sicurezza che prova dovuto al calore della mamma ad un altro tipo di sicurezza. Ecco perché deve avere il suo territorio.

Gattino grigio
Gattino grigio (Pixabay-amoreaquattrozampe.it)

Il territorio del gatto per farlo sentire protetto deve essere vasto. Non basta un giaciglio o un angolo. Le dimensioni dipendono, però, da una serie di fattori come l’età del gatto, se è maschio o femmina, se è un territorio che permette di avere sostentamento, se sono presenti altri gatti.

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Se il gatto è in natura lo spazio può essere più o meno vasto. Se il gatto vive in una casa o in un appartamento, considererà tutto lo spazio a disposizione come suo. Questo vuol dire che se la casa è di più piani, tutti i piani sono il suo territorio.

Nella sua mente, tutto quello che è compreso in quello spazio è di sua proprietà e deve avere il suo odore. Ecco perché reagisce male all’arrivo di altre persone o altri animali.

Qualche differenza

Il discorso cambia a seconda delle caratteristiche del gatto, anche il suo carattere e la sua personalità sono fondamentali.

Gatto all'aperto
Gatto all’aperto (Pixabay-Amoreaquattrozampe.it)

Il maschio in natura può raggiungere un territorio di 60 ettari, mentre alla femmina ne bastano appena 15-16 metri quadrati. Anche il modo di segnare il territorio è diverso a seconda delle circostanze.

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Quando un gatto è domestico, è molto raro che senta il bisogno di marcare il territorio. Se lo fa è per insicurezza o problemi di salute. È molto più frequente che il gatto marchi il territorio nello spazio aperto per difesa.

Che il gatto sia maschio o femmina, le caratteristiche che deve avere il territorio sono queste: deve essere adatto alle attività del felino, deve avere spazi sicuri dove riposare e stare al sicuro e deve permettere la caccia e lo scontro con gli altri animali.

Il gatto definisce quali sono i confini del suo territorio e non fa differenza se ad entrare sono animali oppure persone. Il fastidio sarà uguale, mentre le reazioni potrebbero essere diverse a seconda del momento e di diversi fattori.

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