Dietro le orecchie del gatto si nasconde un mondo di suoni e segreti: cosa davvero riescono a percepire e perché è importante proteggerle
Le orecchie di un gatto non servono solo a sentire: sono piccoli capolavori di ingegneria naturale. Non solo permettono al felino di percepire suoni impercettibili per noi, ma lo aiutano anche a restare in equilibrio, orientarsi e comunicare. I segreti delle orecchie del gatto. E non è solo questione di udito. Chi ha un gatto lo sa bene: basta un minimo fruscio per farlo drizzare le orecchie, pronto a capire da dove arriva il suono, anche se è a metri di distanza.
Questo perché le sue orecchie ruotano indipendentemente fino a 180 gradi, come vere antenne direzionali. Ma c’è molto di più. Le orecchie feline sono così sensibili da captare frequenze fino a 60.000 Hz, il triplo rispetto a quelle udibili da un essere umano.
L’apparato uditivo del gatto è composto da tre sezioni: orecchio esterno, medio e interno, ognuna con una funzione ben precisa. L’orecchio esterno è formato dai padiglioni auricolari, che hanno il compito di catturare i suoni e convogliarli lungo un condotto uditivo particolarmente lungo e stretto. Questa struttura permette una percezione dei suoni estremamente precisa.
Quando le vibrazioni sonore raggiungono il timpano, entrano in gioco i tre minuscoli ossicini dell’orecchio medio – martello, incudine e staffa – che trasmettono il suono verso l’interno. Nell’orecchio interno, la coclea trasforma le vibrazioni in impulsi nervosi che vengono inviati al cervello, mentre il vestibolo controlla l’equilibrio. È grazie a questo sistema così raffinato che i gatti riescono a percepire suoni fino a 60.000 Hz, ben oltre le capacità dell’orecchio umano.
Questa sensibilità permette loro, ad esempio, di individuare con precisione i piccoli animali, come i topi, che comunicano attraverso ultrasuoni. Ma le orecchie dei gatti non servono solo per sentire: grazie all’apparato vestibolare, contribuiscono anche a mantenere l’equilibrio, consentendo al felino di muoversi con sicurezza, anche durante un salto improvviso o quando cammina su superfici molto strette.
Le orecchie parlano. I gatti non miagolano sempre per comunicare: a volte basta osservare le orecchie per capire cosa provano. Se sono dritte e puntate in avanti: il gatto è attento o curioso. Se si appiattiscono verso i lati o all’indietro: potrebbe essere spaventato, infastidito o pronto a difendersi. Se si muovono velocemente: sta cercando di localizzare un suono con precisione. Le orecchie, però, sono anche molto delicate. Possono essere soggette a otiti, infezioni o fastidi legati a parassiti. Ecco alcuni segnali da non ignorare:
In presenza di uno o più sintomi, è importante consultare un veterinario. Anche perché, se trascurate, alcune infezioni possono danneggiare l’udito. Un altro aspetto da conoscere è la sordità congenita, più frequente nei gatti bianchi con occhi azzurri. È legata a un gene dominante e può colpire uno o entrambi gli orecchi. Infine, la pulizia gioca un ruolo importante. Se le orecchie appaiono pulite e senza odori strani, meglio lasciarle stare. In caso di cerume o lieve sporcizia, puoi:
In conclusione, le orecchie del gatto sono molto più di semplici strumenti per ascoltare. Sono fondamentali per il suo equilibrio, la caccia, la comunicazione e la salute generale.
Osservarle, proteggerle e prendersene cura con delicatezza è un gesto semplice, ma fondamentale, per il benessere del nostro compagno felino.
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