🐱 Il mio gatto capisce se sto male? Se te lo stai chiedendo, la risposta è qui

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By Diana Cavalieri

Gatti

Spesso ti chiedi se il tuo gatto capisce quanto stai male? Cerchiamo di dare una risposta a questa domanda seguendo gli esperti sull’argomento. 

gatto triste
Gatto preoccupato (Pixabay – Canva – Amoreaquattrozampe.it)

Ci sono molte persone pronte a giurare che il loro gatto capisce il loro stato d’animo e si comportano con loro di conseguenza. Ad esempio, sono migliaia i racconti di come un gatto abbia consolato una donna dopo un lutto, di come si sia accorto di una malattia, oppure che abbia avuto dei gesti di affetto particolari, fuori dall’ordinario.

Questo ci porta a fare una domanda: il mio gatto capisce se sto male? I gatti sono in grado di essere così empatici da percepire le nostre emozioni? Quanto è possibile indagare per avere la certezza di questo loro aspetto?

Proviamo a rispondere a queste domande riportando alcuni studi e ricerche condotte dagli studiosi. In questo modo riusciremo a capire quanto ci può essere di vero e di oggettivo e quanto, invece, è solo una nostra impressione.

Il gatto capisce se stiamo male? Cosa dicono gli esperti

Molta suggestione sull’argomento deriva dalle storie di gatti o cani che riescono a sentire le malattie nelle persone, le annusano in modo particolare, stanno loro vicino e per questo sono stati introdotti nelle strutture a lunga degenza o nelle case di riposo.

gatto davanti alla finestra
Gatto davanti alla finestra (Pexels – Amoreaquattrozampe.it)

Quando si tratta di emotività e di percezione, non è facile stabilire con esattezza quello che può succedere. La scienza ha stabilito per ora che gli animali che vivono con noi, come i cani e i gatti, possono reagire alle reazioni fisiologiche che derivano da un nostro stato d’animo.

Un gatto ha dei sensi eccezionali ed è in grado di annusare odori, sentire suoni e vibrazioni che per noi non riusciamo a percepire in nessun modo. Quando proviamo emozioni noi rilasciamo delle sostanze biochimiche, i nostro ormoni cambiano e i gatti sono in grado di percepirlo.

Inoltre, quando siamo tristi la nostra postura cambia, così come la nostra espressione facciale e il tono della voce. Tutti questi elementi sono facilmente distinguibili dal gatto che lo capisce e può reagire di conseguenza.

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Al momento, dovrebbero essere approfonditi di più gli studi che sono stati fatti su questo argomento. Tuttavia, gli studiosi ritengono per ora plausibile la possibilità che il gatto associ queste cose appena descritte alla tristezza e che provi a consolarci.

Naturalmente, molto dipende dal legame che l’animale ha con la persona, dal suo carattere, dall’ambiente e dalle circostanze. Sicuramente, gli studiosi non lasceranno perdere questo aspetto e ci daranno nuove informazioni molto presto.

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