Gatto Safari: prezzo, cuccioli, carattere, origini, curiosità

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By Laura Bellucci

Razze di gatti

Il Safari è un gatto molto raro, nato dall’unione tra un micio domestico e un felino selvatico: ecco cosa sapere su questa razza.

Safari
(Foto Pinterest)

Avete mai sentito parlare del gatto Safari? Se la risposta è no, non preoccupatevi: sono in pochi a conoscere questo affascinante esemplare. Andiamo alla scoperta dell’universo felino di questo quattro zampe, elencando provenienza, caratteristiche e curiosità sul suo conto.

Informazioni generali sulla razza

Dall’aspetto ammaliante e dal carattere irresistibile, il Safari è un gatto davvero incredibile: conosciamolo meglio elencando alcune informazioni essenziali sul suo conto.

Adottare Safari
(Foto Instagram)
  • Soprannome: Appaloosa, Criollo
  • Origine: Stati Uniti d’America
  • Vita media: 17-20 anni
  • Dimensioni: grandi
  • Peso: 10 kg
  • Anallergico: no
  • Tendenza a fuggire: sì
  • Tendenza ad ingrassare: no
  • Tendenza a miagolare: no
  • Tendenza a soffrire la solitudine: no
  • Clima: tende a soffrire le basse temperature
  • Compatibile con bambini: N.D.
  • Compatibile con altri animali: N.D.

Quanto costa un gatto Safari?

Ti piacerebbe accogliere nella tua casa e nel tuo cuore un esemplare di questa razza? Il prezzo per un cucciolo di Safari non è affatto semplice da stabilire.

Trattandosi di una razza felina estremamente rara, infatti, in Italia non ne esiste alcun allevamento.

Nel caso in cui si decida di comprare questo micio, quindi, si dovrà provvedere non solo alla cifra di acquisto, ma anche alle spese di trasporto e di mantenimento dell’animale.

Queste ultime, in particolare, ammontano tra i 30 e i 40 euro al mese.

Habitat e stile di vita ideale

Viste le sue origini semi-selvatiche, il Safari è un gatto che necessita di una routine stimolante e avventurosa.

Questo pelosetto, infatti, ha bisogno di disporre di uno spazio all’aria aperta in cui correre, saltare e arrampicarsi, per poter sfogare tutte le sue incredibili energie.

Attenzione, però: è essenziale che la zona sia correttamente recintata e posta in sicurezza. In caso contrario, infatti, il micio potrebbe allontanarsi in preda alla curiosità, rischiando di cacciarsi nei guai.

Indipendente e autonomo, si tratta del perfetto amico a quattro zampe per chi trascorre alcune ore fuori casa, a patto che, naturalmente, al suo ritorno abbia tempo ed energie da dedicare al quattro zampe.

Origini e storia della razza

Da dove viene il gatto Safari? Scopriamo di più sulla storia di questo quattro zampe.

Malattie comuni Safari
(Foto Instagram)

Gli esemplari di questa razza sono originari degli Stati Uniti e derivano dall’incrocio tra un micio domestico e un gatto di Geoffroy, ovvero un felino selvatico originario delle regioni centro-meridionali del Sud America.

Originariamente, la selezione della razza è avvenuta a partire dagli anni ’70 nel laboratorio della Washington State University, con l’obiettivo di condurre alcune ricerche sulla leucemia.

Il proposito degli scienziati, ritenuto troppo complicato, fu ben presto abbandonato. Tuttavia, gli allevatori iniziarono a selezionare la nuova razza.

Aspetto e caratteristiche fisiche

Il Safari è anche noto come la Rolls-Royce dei felini dalle origini selvatiche. Il suo aspetto, infatti, è davvero particolare e fa sì che questo micio non passi mai inosservato.

Cura Safari
(Foto Instagram)

Corpo

Muscoloso e massiccio, il Safari è di taglia grande. I primi esemplari potevano raggiungere anche i 15 kg.

Nel corso del tempo, però, la dimensione del micio si è ridotta. Oggi, infatti, il gatto Safari ha un peso medio di 10 kg.

Testa

Trattandosi di un micio particolarmente raro, ad oggi non esistono standard restrittivi circa i tratti somatici del gatto.

Manto

Gli esemplari di questa razza sono avvolti da una pelliccia corta, lucente e morbida.

Solitamente, il disegno del mantello è maculato; tuttavia, il manto può assumere anche altri motivi, come colourpoint e tartoishell.

Zampe

Le zampe del gatto Safari sono lunghe, robuste e muscolose. La loro grandezza risulta ben proporzionata rispetto al resto del corpo.

Carattere del Safari

Nonostante il suo aspetto selvatico, il Safari è un micio estremamente socievole nei confronti degli esseri umani.

Gli esemplari di questa razza, infatti, si distinguono per il loro temperamento placido ed equilibrato.

Allo stesso tempo, si tratta di quattro zampe estremamente perspicaci e intelligenti, che amano dedicarsi a giochi ed esplorazioni avventurose.

Compatibilità con bambini e altri animali

Considerata l’estrema rarità di questi felini, ad oggi non è possibile stabilire con precisione se siano adatti alla convivenza con bambini, cani e gatti.

Salute e cura del Safari

Gli esemplari di questa razza sono di robusta costituzione e godono di buona salute.

stetoscopio
(Foto Pixabay)

La durata media della loro vita, del resto, è compresa tra i 17 e i 20 anni. Trattandosi di mici estremamente rari, ad oggi non sono note particolari malattie comuni nel gatto Safari, che si trasmettono geneticamente da una generazione all’altra.

Ciò non esclude, però, che il quattro zampe possa sviluppare patologie che frequentemente colpiscono tutti i felini domestici, indipendentemente dalla razza di appartenenza.

Si tratta di malattie come infezioni, disturbi urinari e allergie.

Come prendersi cura al meglio del gatto Safari? Poiché questi felini sono avvolti da un mantello di lunghezza ridotta e tendono a perdere poco pelo, sarà sufficiente spazzolarli 1-2 volte a settimana.

Alimentazione ideale

Cosa dare da mangiare al gatto Safari? Ecco i nutrienti che non possono mancare nella sua alimentazione.

Cibo secco per il gatto
(Foto Pixabay)

Gli esemplari di questa razza, così come tutti gli altri felini domestici, sono carnivori obbligati.

Per questo, la loro dieta deve consistere prevalentemente in carne e pesce: dalle proteine di origine animale i mici traggono sostanze essenziali, imprescindibili per il corretto funzionamento dei sistemi nervoso e immunitario.

Si tratta di vitamine del gruppo B, come niacina, cobalamina e dopamina, contenute all’interno di cibi come pollo, manzo, coniglio, salmone e tonno.

Riproduzione e cuccioli

Vuoi scoprire di più su accoppiamento e riproduzione di questa razza?

Alimentazione Safari
(Foto Instagram)

La gestazione ha una durata compresa tra i 63 e i 68 giorni, al termine dei quali vengono alla luce 2-4 cuccioli.

I gattini raggiungono le dimensioni adulte intorno al primo anno di vita.

Nomi per il tuo Safari

Stai valutando la possibilità di adottare un cucciolo di Safari?

Curiosità Safari
(Foto Pinterest)

Dopo aver predisposto gli ambienti per il suo arrivo, non ti resterà che individuare il nome perfetto per il tuo nuovo amico a quattro zampe.

Come trovare l’appellativo ideale per il nuovo arrivato? Tra i nomi più gettonati per gli esemplari di questa razza ci sono:

  • Femmine: Idra e Gregoria;
  • Maschi: Thor e Zeus.

Il miglior consiglio è quello di prediligere un appellativo che rifletta quanto il quattro zampe è unico, soffermandosi su una sua peculiarità fisica o caratteriale che lo rende inconfondibile.

Inoltre, occorrerebbe preferire parole brevi, composti dalla ripetizione di sillabe simili. Nomi come Lillo e Molly, infatti, risulteranno più facilmente riconoscibili e memorizzabili dal pelosetto.

Curiosità sul Safari

Infine, chiudiamo la nostra scheda interamente dedicata a questo gatto con una carrellata di curiosità imperdibili sul Safari.

Differenza Safari Svannah
(Foto Pinterest)
  • Gli esemplari di questa razza sono molto rari perché generalmente i maschi hanno problemi di fertilità;
  • Il nome “Safari” fa riferimento alle origini selvatiche del felino;
  • Inizialmente, questi mici vennero chiamati “Criollo” e successivamente “Appaloosa”;
  • A differenza degli altri gatti, gli esemplari di questa razza amano giocare con l’acqua.

 

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