Cistite nel gatto: come accorgersi dell’infezione e cosa fare

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By Diana Cavalieri

Salute dei Gatti

Ecco come si manifesta la cistite nel gatto, non sempre facile da individuare, con tutte le istruzioni su cosa fare.

gatto curioso
Gatto curioso (Pixabay-Canva-amoreaquattrozampe.it)

La cistite è un’infiammazione delle vie urinarie basse dovuta alla presenza di calcoli, di cristalli, ma che può comparire anche solo a causa dello stress. La cistite colpisce principalmente gli esseri umani, ma anche gli animali possono soffrirne, soprattutto i gatti.

Ma come si fa ad accorgersi della cistite nel gatto? Se viviamo con un micio potrebbe non essere così facile individuarla, soprattutto se questo vive un po’ in casa e un po’ fuori. Bisogna sapere leggere il linguaggio del suo corpo.

Inoltre, bisogna conoscere tutte le caratteristiche dell’infiammazione. Cercheremo di approfondire l’argomento in questo articolo in modo da essere pronti ad affrontare questa condizione qualora dovesse presentarsi.

Cistite nel gatto: i sintomi a cui fare attenzione

In generale, si è osservata una predisposizione dei gatti maschi, castrati e obesi. Tuttavia, tutti i gatti possono soffrirne, di qualsiasi razza o età.

Gatto nero
Gatto nero (Pixabay-Amoreaquattrozampe.it)

Non bisogna mai sottovalutare questo disturbo di salute perché potrebbe impedire al gatto di fare pipì per giorni e questo avrebbe delle conseguenze terribili.

A volte l’infezione è dovuta a virus o batteri, per la maggior parte delle volte, però, è una conseguenza dell’infiammazione delle basse vie urinarie. Questa condizione porta il gatto a comportarsi in un certo modo. Infatti, i sintomi a cui fare attenzioni sono questi:

  • va spesso sulla lettiera, ma non fa pipì;
  • si trovano tracce di pipì fuori dalla lettiera;
  • fa pipì molto poco e spesso;
  • resta molto tempo nella posizione di dover urinare;
  • si lecca continuamente le parti intime;
  • si lamenta mentre urina;
  • è debole;
  • non vuole mangiare;
  • ha dolore sulla pancia.

Tutto questo potrebbe derivare da disturbi del comportamento, calcoli, tappo uretrale, difetti anatomici presenti dalla nascita, neoplasie, infezioni batteriche e cistite idiopatica felina. In quest’ultimo caso ha un ruolo fondamentale lo stress del gatto.

Cosa fare per curarla

Una volta osservati alcuni di questi sintomi nel vostro gatto, è necessario rivolgersi subito al veterinario. Meglio chiamarlo e farsi dire cosa fare. Se c’è la presenza di sangue, allora bisogna recarsi subito al pronto soccorso.

gatto tricolore
Gatto tricolore (Pixabay-Amoreaquattrozampe.it)

Ad ogni modo, in caso di cistite bisogna intervenire subito facendo bere al gatto acqua diuretica. Inoltre, bisogna integrare al cibo secco il cibo umido, ricco di acqua. Poi, il veterinario saprà darvi la cura più adeguata in base alla gravità dell’infezione.

Questa potrebbe consistere in antibiotici e altri farmaci per un periodo di almeno 10 giorni. In questo lasso di tempo dovrebbe risolversi tutto. Se presa in tempo, la cistite non dà nessuna conseguenza. Se trascurata, invece, potrebbe far sviluppare dei problemi ai reni.

Ecco perché è sempre molto importante osservare il gatto e captare ogni singolo cambiamento del suo comportamento. Agire il prima possibile evita le complicazioni in tutti i casi. La cistite, purtroppo, soprattutto quella idiopatica, è molto diffusa tra i gatti.

Un’ulteriore suggerimento degli esperti è quello di far vivere un gatto in condizioni di assoluto relax e comfort in modo che non possa soffrire di ansia e di stress e che non possa sviluppare problemi di comportamento.

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