Stenosi polmonare nel gatto: le cause, i sintomi e il trattamento

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By Raffaella Lauretta

Salute dei Gatti

La stenosi polmonare nel gatto un difetto presente dalla nascita ma anche raro. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.

gatto malato
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La stenosi polmonare nel gatto consiste nella riduzione e nell’ostruzione del sangue attraverso la valvola polmonare del cuore.

Tale valvola, tiene collegato il ventricolo destro (una delle quattro camere del cuore) all’arteria polmonare.

Questa condizione può causare da un soffio al cuore a un’aritmia fino all’insufficienza cardiaca congestizia, naturalmente il tutto dipende dalla gravità con cui si manifesta.

Vediamo quali sono le cause, i sintomi e il trattamento della stenosi polmonare nel gatto.

Cause della stenosi polmonare nel gatto

La stenosi polmonare che nel cane è molto frequente, nel gatto si può dire che si manifesta molto raramente.

gatto malato
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Esistono tre tipi di stenosi e si differenziano in base alla a dove si verifica il restringimento:

  • valvolare;
  • sottovalvolare;
  • sopravalvolare.

La stenosi polmonare nel gatto è presente dalla nascita perciò non possiamo attribuirgli una causa precisa.

Sintomi

La comparsa più o meno precoce dei primi sintomi e la gravità di come si manifestano, è in relazione al grado della stenosi polmonare nel gatto.

gatto dal veterinario
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Se il gatto è colpito lievemente dalla condizione, molto spesso non manifesta alcun segnale.

Mentre, generalmente, i segnali che si individuano nell’animale affetto da questo difetto congenito sono:

I soggetti gravemente colpiti possono collassare sotto sforzo o soffrire di insufficienza cardiaca congestizia.

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Diagnosi e trattamento della stenosi polmonare nel gatto

Per poter eseguire una diagnosi di stenosi polmonare nel gatto, il veterinario dovrà essere messo al corrente della storia clinica del felino, fino all’insorgenza e la natura dei sintomi.

Dopodiché il medico procederà con un esame fisico completo sul gatto, nonché un profilo biochimico, un’analisi delle urine e un emocromo completo.

Insieme a questi esami sono necessari anche un esame radiografico del torace dell’animale.

L’esame elettrocardiografico, invece, nei casi lievi può non mostrare alterazioni, mentre in quelli più gravi può evidenziare tanto.

Molto utile è l’ecocardiografia che consente di valutare e tipizzare il difetto e le alterazioni che ne hanno conseguito, ovvero un aumento delle dimensioni del ventricolo destro e altre anomalie correlate al ventricolo.

Per approfondire il medico potrà richiedere anche:

  • l’ecocardiografia Doppler: per misurare la velocità del flusso sanguigno;
  • l’angiografia: una tecnica di imaging utilizzata per visualizzare l’interno dei vasi sanguigni e delle camere cardiache.

Tutti questi esami torneranno utili per poi procedere con l’intervento chirurgico, di dilatazione del catetere con palloncino o con una tecnica più nuova chiamata valvuloplastica ovvero l’incisione della valvola cardiaca ostruita per alleviare l’ostruzione.

Tutto questo, naturalmente, avverrà in clinica e il gatto verrà anestetizzato.

Una volta tornato a casa, il gatto dovrà riposare e restare in un luogo dove bambini e animali non possono raggiungerlo, onde evitare fonti di stress per il gatto.

Lo stesso vale per i rumori, è bene scegliere un posticino piuttosto appartato, lontano dal caos della casa.

Anche per quanto riguarda la dieta è necessario rivederla insieme al veterinario, in quanto è molto probabile che si debba diminuire l’apporto di alimenti ad alto contenuto di sale.

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