Un’apicultrice salva centinaia di api dopo aver scoperte sotto delle assi di una casa: nel video la si vede attuare un metodo tutto suo. Il web impazzisce per lei e per la sua comunicazione innovativa.
Accuratezza e coraggio. Due componenti molto importanti nel mondo di oggi. Il saper fare, e saperlo fare bene. Soprattutto quando si ha a che fare con il mondo animale. In particolari con delle specie preziose, come quelle della api. E chi, se non la specialista Erika Thompson?
Attraverso un video che ha iniziato a fare il giro del web, l’apicultrice mette in pratica un metodo tutto suo per salvare delle apri rimaste incastrare sotto le assi di una casa. Erika è molto conosciuta e apprezzata sul web, soprattutto per il suo metodo, del tutto personale che non fa trapelare paure e angosce. Ma ovviamente dietro a tutto ciò, senza troppi trucchi o strani dogmi, c’è tanta preparazione e tanto studio.
Erika Thompson sbalordisce tutti: l’apicultrice pubblica un incredibile video dove salva le api a modo suo
Quando affermiamo che ognuno ha il suo, di metodo, per apportare modifiche significative ad altri modi di fare, stiamo dicendo il vero. Ognuno nel suo campo. E il campo di Erika Thompson è proprio quello delle api. Un settore che ormai sperimenta e nel quale opera da anni, tanto da essere diventata una star del web.
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Ma non una star per le sue foto al mare o video in discoteca. Il contrario. Una star proprio nel suo campo, quello dell’apicoltura. E nell’ultimo video, che ha fatto il giro del web in pochi secondi, la si vede a contatto con centinaia di api da salvare, incastrate sotto delle assi di una casa in Texas, Stato Usa dove lei stessa vive.
Abituata a salvare le api, ciò che ha colpito è stato il suo metodo. Erika è entrata nella struttura senza protezioni, senza nessuna copertura del proprio corpo. Un tratto distintivo, che ha lasciato tutti a bocca aperta. Ma è stata lei stessa a spiegare il tutto: “Ci vogliono anni di studi, per capire il movimento delle api, che sono parte integrante del nostro sistema. Loro, non sembra ancora vero, ma ci tengono in vita come specie umana”.
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L’apicultrice poi continua nello spiegare il suo ingresso senza alcuna protezione: “Una volta che si isola l’ape regina, poi si può intervenire sul resto delle api. So riconoscere quando sono in preda a un attacco, quando si mostrano aggressive e quando, invece, non possono fare nulla di male. Bisogna imparare a conoscerle perché sono parte della natura e io le amo e le conosco proprio per questo motivo”.