Caivano, blitz al Parco Verde: trovati animali esotici illegali e non solo

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By Elisabetta Guglielmi

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Durante il blitz nel Parco Verde di Caivano, a Napoli, sono stati trovati dalla polizia animali esotici illegali e cuccioli di cane Pastore tedesco.

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Il blitz della polizia metropolitana a Caivano, Napoli (Screenshot foto Facebook – Città Metropolitana di Napoli – amoreaquattrozampe.it)

Denunce per illecita detenzione di animali appartenenti a specie protette, salvataggio di animali chiusi in piccole gabbie, ritiro di farmaci illegali. Questo il risultato di un blitz che pochi giorni fa ha visto coinvolti gli agenti della polizia metropolitana di Napoli. A testimoniare quanto avvenuto sono una serie di post e foto condivisi nei giorni scorsi sulla pagina Facebook della Città Metropolitana di Napoli (all’account social @Città Metropolitana di Napoli).

Trovati a Napoli dalla polizia cuccioli di Pastore tedesco e animali esotici detenuti illegalmente

Il blitz fa parte di una vasta operazione interforze che ha visto oltre quattrocento uomini pattugliare il territorio compreso nel comune a nord di Napoli, in particolare nella zona del Parco Verde di Caivano.

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Il blitz della polizia a Caivano, Napoli, ha permesso di trovare animali esotici come gli scoiattoli di Prevost (Screenshot foto Facebook – Città Metropolitana di Napoli – amoreaquattrozampe.it)

Come si legge nel post su Facebook condiviso dalla Città Metropolitana di Napoli, nell’ambito dell’operazione interforze di controllo disposta dall’autorità di pubblica sicurezza su Caivano gli agenti della polizia hanno trovato. in un edificio ubicato nei pressi del Parco Verde, diversi animali detenuti illegalmente all’interno di piccole gabbie. Tra questi esemplari, alcuni appartengono a specie esotiche e protette.

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L’area a Caivano ripulita dopo il blitz della polizia (Screenshot foto Facebook – Città Metropolitana di Napoli – amoreaquattrozampe.it)

Nelle attività di pattugliamento del Parco sono stati coinvolti, insieme con le altre forze, venticinque agenti tra uomini e donne della Polizia Metropolitana di Napoli. In particolare, gli agenti specializzati nella repressione dei reati su animali e fauna selvatica hanno rinvenuto animali esotici detenuti irregolarmente in piccole gabbie all’interno di una abitazione privata. La detenzione illegale degli animali esotici è stata denunciata e i proprietari sono ora indagati per maltrattamento di animali.

Tra gli esemplari detenuti in modo illecito si annoverano alcune specie esotiche come gli scoiattoli di Prevost. Questi roditori (nome scientifico di Callosciurus, secondo la classificazione tassonomica attribuibile a Gray e risalente al 1867) appartengono alla famiglia degli Sciuridi che comprende gli scoiattoli cosiddetti magnifici o tricolori, originari del Sud-est asiatico. L’areale di diffusione di questa specie di scoiattoli si estende nelle foreste pluviali dell’Indocina e dell’Indonesia; alcune specie o sottospecie sono endemiche di ristrette regioni che si estendono fino a una fascia che va dall’India settentrionale a Taiwan e a sud fino alle isole di Giava e Bali.

Nell’abitazione privata, le autorità sanitarie e gli agenti della polizia hanno trovato anche cinquanta gabbie contenenti uova di uccelli esotici, oltre alla presenza di farmaci detenuti illegalmente. Nel corso dell’operazione sono stati poi sequestrati più di quindicimila euro in contanti, un ordigno di tipo incendiario spesso utilizzato in azioni di guerriglia o in scontri urbani, centocinquanta proiettili e altre armi da fuoco. Sono stati inoltre trovati nell’abitazione anche numerosi cuccioli di cane di razza Pastore Tedesco.

Come spiegato da Luca Spennacchio, istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami, i cani di razza Pastore tedesco sono «una delle razze canine più amate, e purtroppo più acquistate del nostro Paese anche attraverso canali illeciti». A seguito degli accertamenti che hanno attestato l’assenza di requisisti sulle condizioni igienico-sanitarie dei locali dove gli animali erano detenuti, i piccoli quattro zampe sono stati sequestrati e affidati alle autorità sanitarie. (di Elisabetta Guglielmi)

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