La povera Noelle partorisce i suoi 7 cuccioli di cane mentre si trova reclusa e incatenata all’interno di un seminterrato.
Ad affiancarsi alla toccante storia di Noelle, la cagnolina ritrovata dopo essere stata reclusa a lungo in un seminterrato, è un potente appello di sensibilizzazione condiviso da un’importante organizzazione no-profit per combattere gli abusi tutt’oggi commessi nei confronti dei quattro zampe che vengono tenuti in catene dai loro proprietari.
Come simbolo di questa battaglia il caso di Noelle risulta essere esemplare, dal momento che la cagnolina, abbandonata a se stessa in un seminterrato, era in procinto di mettere al mondo i suoi cuccioli. I 7 piccoli cagnolini, grazie alla scoperta dei volontari dell’organizzazione “BCSPCA” (British Columbia Society of Cruelty to Animals) e al loro supporto nei confronti della pelosetta, sono venuti alla luce perfettamente sani.
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Incatenata al muro di uno scantinato buio, ed esposta alle gelide temperature invernali, Noelle avrebbe rischiato di non farcela vista la sua delicata situazione. Ma, grazie all’aiuto dei volontari, tutto sarebbe riuscito ad andare per il meglio.
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Quando Noelle, un meraviglioso esemplare femmina di Pastore Australiano, è stata ritrovata era molto magra e portava i segni di un atto di crudeltà che non prevede alcuna giustificazione. A tal proposito la risposta dell’organizzazione, oltre a festeggiare per la sua ripresa e il buono stato di salute dei suoi cuccioli, ha desiderato esporre il caso del suo ritrovamento per dimostrare pubblicamente i danni che tali comportamenti sono in grado di causare.
La neo-mamma, al termine del parto, è stata tratta in salvo, allontanato dal suo nocivo ambiente familiare – dove era miracolosamente sopravvissuta in un recinto di escrementi e rifiuti – e infine trasportata nel rifugio di riferimento più vicino gestito dal personale della “BCSPCA”. Sul posto le sono state somministrate tutte le cure di cui aveva bisogno per rimettersi in sesto e anche i suoi piccoli sono stati accolti con amore.
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La notizia del suo ritrovamento risale al 11 febbraio scorso, in diretta dal Canada, nella città di Kelowna. La condivisione, apparsa su Facebook, è stata accolta dagli utenti in concomitanza alla settimana nazionale dedicata interamente alla sensibilizzazione sul tema dei cani tenuti in catene sul territorio.
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