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L’incredibile memoria dei gatti: possono ricordare alcuni nomi, ecco quali

La memoria dei gatti è incredibile: i nostri amici felini nel corso della loro vita possono ricordare alcuni nomi per loro molto importanti.  

Gatto con margherite (Pixabay IlonaBurschl – Amoreaquattrozampe.it)

 

Se c’è qualcosa che i gatti non dimenticano nel corso della loro esistenza è il nome di coloro che appartengono alla loro famiglia. Attenzione, però: quel che avrebbe recentemente rivelato un’accurata ricerca sui nostri cari amici felini riguarda strettamente la loro specie. Infatti i gatti, in realtà, che per natura appaiono ai nostri occhi come particolarmente avvezzi all’osservazione sono in grado di lasciar sedimentare nella loro memoria i nomi di ciascun felino incontrato, per un determinato periodo di tempo, sul loro cammino.

L’incredibile memoria dei gatti sorprende: possono ricordare alcuni nomi che appartengono alla loro quotidianità

Questa caratteristica della memoria dei felini permette ai gatti di riconoscere facilmente quali altri animali della loro stessa specie hanno incontrato nella loro vita, riuscendo a distinguerli fra moltissimi altri esemplari. A rivelare questa particolarità è uno studio avanzato dai ricercatori della “Scientific Reports“, rivista scientifica accademica in continua crescita dal 2011 che, in virtù della sua poliedricità di argomentazioni, si dedica a interessanti approfondimenti su diversi aspetti del mondo naturale.

Il gatto e gli scacchi (Pixabay Rickjbrown – Amoreaquattrozampe.it)

 

Dunque, nonostante il forte legame dei nostri animali da compagnia – appartenenti all’universo dei felini – sia costantemente riferito alla loro famiglia di umani, i nomi che i mici non dimenticherebbero mai, grazie a un’associazione nome-volto, sarebbero quelli dei loro stessi fratelli a quattro zampe.

In riferimento alla durata della memoria del gatto  – secondo quanto appurato dagli studiosi della “Kyoto University” grazie a un apposito test a cui sono stati sottoposti ben 25 esemplari, alcuni provenienti da un rinomato Café che ne ospita una parte quotidianamente e altri che hanno sempre vissuto con le loro rispettive famiglie – pare che tali felini domestici riuscissero a riconoscere senza difficoltà i gatti che aveva conosciuto in passato.

Ad esempio se i gatti potrebbero non dimenticare l’abbandono, evento oltremodo traumatico nella loro esistenza, non sarebbero invece in grado di fingere un riconoscimento di fronte a un felino mai visto prima. Ciò è stato dimostrato dagli studiosi grazie a un monitor installato nella location dove si è svolto il test, e dove i ricercatori mostravano ai gatti lì presenti – in modalità alternata – le immagini di gatti già noti o visti dalla loro prospettiva per la prima volta.

Un gatto pensoso (Pixabay Pexels – Amoreaquattrozampe.it)

 

I ricercatori hanno infine constatato di come i gatti riescano a ricordare maggiormente i felini con cui hanno trascorso più tempo nella loro vita. Questi ultimi, per lo più provenienti da famiglie, rispondevano immediatamente allo stimolo visivo e uditivo del loro nome. Mentre rimanevano invece a osservare lo schermo, senza interazioni, quando non riuscivano a riconoscere il gatto a loro presentato.

Giada Ciliberto

La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) - conclusosi nel 2020 presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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