Un povero gattino è triste: non trova l’albero di Natale e si incupisce. Per fortuna, qualcuno ha un’idea per risolvere la situazione
Può un gattino diventare triste perché non trova più l’albero di Natale? Evidentemente sì, vista la storia di Ginger, un micio che si è depresso quando, passate le feste, i suoi proprietari hanno tolto le decorazioni natalizie dalla casa. Per lui si trattava di un vero e proprio divertimento, che è venuto a mancare. Tuttavia, qualcuno ha avuto un’idea geniale per permettergli di ritrovare la gioia di vivere.
La storia gattino triste perché non trova più l’albero di Natale
Ginger è felicissimo ogni volta che arriva il Natale: il gatto soriano sa che la sua famiglia monterà di nuovo quell’albero decorato a festa che adora tanto; finché è disponibile, infatti, non fa altro che intrattenersi tra quei rami abbelliti e illuminati. Così ha passato anche le festività appena trascorse, divertendosi un mondo. Del resto è risaputo che i gatti amano giocare con festoni e palline.
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Tuttavia, non appena quei bellissimi giochi vengono portati via, il gatto diventa triste e si dispera: diventa depresso senza i suoi divertimenti, come ha raccontato la sua proprietaria. In effetti, il micio passa le sue giornate nel luogo in cui prima si divertiva, con lo sguardo smarrito. Un qualcosa che ha toccato il cuore dei sui proprietari, cui dispiaceva enormemente vedere il felino in quel pessimo stato d’animo.
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La soluzione che ha trovato la proprietaria di Ginger
Quest’anno la sua mamma umana ha deciso di sostituire l’albero di Natale con un regalo che ha fatto molto piacere al micio: Ginger, infatti, ha avuto una speciale capsula spaziale. Si tratta di un giocattolo nuovo che ha subito alleviato la sua sofferenza: il micio era molto incuriosito da quella cosa nuova e ha iniziato subito ad esplorarla.
In qualche minuto si è affezionato al nuovo box, dimenticando in breve l’amatissimo albero di Natale: il gatto si è fiondato nella capsula e l’ha trovata subito divertentissima. Al punto da passare intere giornate al suo interno. Insomma, grazie all’intervento della sua proprietaria, Ginger è tornato felice. Sembra proprio il caso di dirlo: tutto è bene quel che finisce bene.
Matteo Simeone