Icona gay alle Olimpiadi, in prima linea per i diritti dei cani

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By Gabriele

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(foto pubblico dominio)

Le Olimpiadi invernali sono iniziate con alcune polemiche riguardanti i diritti dei cani. A Pyeongchang, in Corea del Sud, una località al confine con la Nord Corea, sono giunti migliaia di atleti da tutto in mondo per i giochi olimpici. Ma non è filato tutto liscio. Infatti, la Corea del Sud consente il consumo di carne di cane e di gatto. Si tratta di alimenti purtroppo di largo consumo nel Paese, ma illegali altrove. La questione è annosa: nei mesi scorsi è stato realizzato un video choc, emerso da un’indagine negli allevamenti in Corea del Sud. In ogni caso, nelle scorse settimane, la Corea del Sud ha imposto restrizioni su alcuni mercati della carne di cane, proprio in vista dei giochi olimpici.

Olimpiadi, cani salvati dal macello dalla pattinatrice

Dalla Corea del Sud arrivano però anche bei gesti legati al mondo animale. Uno di questi è della pattinatrice canadese Meagan Duhamel. La ragazza nei mesi scorsi aveva salvato un cagnolino, scegliendo di adottarlo. Si tratta di un bassotto di nome Moo-tae, che era stato allevato allo scopo poi di essere macellato. Il cucciolo ha due anni e purtroppo soffre di lesioni permanenti alle zampe, a causa dei maltrattamenti subiti. E non contenta, l’atleta ha salvato anche un altro animaletto, che è arrivato in Canada e si trova adesso con un’altra famiglia. La Duhamel dal 2008 è vegana e questo ha contribuito a renderla ancora più sensibile ai problemi inerenti gli animali.

L’icona gay alle Olimpiadi: cani salvati dal suo intervento

(David Ramos/Getty Images)

Una vicenda simile è quella di Gus Kenworthy, campione di freestyle, che è rimasto a secco di medaglie ma si è fatto notare per un bacio al suo compagno Matthew. Alle scorse Olimpiadi, a Sochi, invece aveva conquistato un argento. Ma soprattutto aveva conquistato il cuore dei tifosi, poiché aveva salvato alcuni cani randagi. Nato in Gran Bretagna ma cresciuto in Colorado, l’atleta è un grande amante degli animali e anche stavolta si è fatto notare per un bellissimo gesto. Infatti, è andato a visitare l’allevamento di cani di Siheung, destinati all’uso alimentare. “E’ uno dei posti più tristi che abbia mai visto. Ho il cuore spezzato”, ha spiegato Gus Kenworthy. Il suo impegno aiuterà a salvare novanta cani, che voleranno negli Usa e probabilmente troveranno una famiglia. Le sue parole sono chiare: “Sono questi cani a meritare compagnia, a meritare di essere accolti in casa. Tutto quello che vogliono è attenzione e affetto”.

GM

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