Jennifer Aniston, la star di Friends, confessa: “Stavo correndo per le strade di New York ed è successo…”

L’attrice star di Friends, Jennifer Aniston, ha confessato: “Stavo correndo per le strade di New York quando è successo qualcosa che non mi sarei aspettata”.

Un incontro che ha cambiato la vita ad entrambi. Un incontro che è diventato l’inizio di una nuova vita. A raccontare come l’adozione di un cane randagio abbia cambiato completamente due esistenze è una delle attrici più note delle sitcom statunitensi, Jennifer Aniston. La stella di Friends ha raccontato sui social cosa l’ha portata alla decisione di adottare il suo quattro zampe Normie. Tutto è iniziato da una scena della sitcom che l’ha resa popolare, Friends, girata lungo le strade di New York.

Dalla sitcom alla realtà: la storia dell’adozione del cane di Jennifer Aniston

Jennifer Aniston stava pensando di adottare un cane quando ha girato una scena con i cani randagi che l’ha portata a trovare un nuovo amico a quattro zampe. La puntata che ha decretato l’inizio di una nuova vita per il cane Normie è quella in cui Joey e Chandler perdono Ben, il figlio di Ross, lasciandolo su un autobus. “Stavano correndo per le strade di New York cercando di ritrovare l’autobus su cui hanno lasciato il bambino. E sai come è a New York che ha questi meravigliosi dog walker con venti cani al guinzaglio? Norman era uno di quei cani” ha ricordato l’attrice.

Jennifer Aniston, durante la sua partecipazione al The Late Show with Stephen Colbert del 10 settembre scorso, ha raccontato: “Il mio primo cane in realtà è stato Norman, il cui nome è tatuato sul mio piede. Normie, l’ho preso proprio dallo show, Friends”. In quell’occasione l’attrice ha chiesto ai responsabili sul set: “Ho detto agli addestratori dello show: ‘Se mai ci fosse un cane che volete dare in adozione, o conoscete un cane disponibile, io lo sto cercando’”.

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Pochi minuti dopo è arrivata la risposta dai produttori stessi di Friends. Le dissero: “Beh, in realtà abbiamo un cane che stiamo per mandare in pensione perché è molto testardo, non fa quello che gli diciamo e non va mai sulla sua posizione”. Il quattro zampe che è diventato il pet di Aniston era Norman, che all’epoca aveva solo un anno. Aniston ha riassunto: “L’ho preso io e lui è diventato mio”.

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In un’altra occasione, ospite di The Drew Barrymore Show, Jennifer Aniston non è riuscita a trattenere le lacrime parlando del suo amato compagno a quattro zampe: “Ero con lui quando è morto. Sembra folle detto così. Sto parlando di Norman, oh mio Dio”. Norman è infatti morto nel 2011, ma il suo ricordo sarà sempre vivo nell’attrice, che ha deciso di tatuarsi il nome del quattro zampe sul piede. Dai profili social si può vedere quanto i cani siano importanti per la Aniston, che condivide spesso le immagini e i video dei suoi quattro zampe. I protagonisti indiscussi sono ora Lord Chesterfield e Clyde. Proprio a Clyde ha dedicato un libro per bambini, Cook with Clydeo: A Cookbook for Kids, che raccoglie ricette semplici per genitori e figli. “Sono molto semplici: ci sono dentro le tacitas di enchilada, i pancake alla banana” ha spiegato. La storia di Norman è quella di un amore incondizionato che può nascere da un incontro inatteso, perfino dietro alle scene di una popolare sitcom statunitense.

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La storia di Jennifer Aniston ricorda l’importanza di adottare gli animali dai rifugi, senza acquistarli come fossero oggetti. Per far fronte ai sempre più diffusi abbandoni di cani e gatti e al conseguente aumento di ospiti nei rifugi e di randagi in strada, le associazioni animaliste stanno promuovendo campagne per sensibilizzare l’opinione pubblica. Visitare un canile è un’esperienza che coinvolge tutti e i cinque sensi. Appena si scende dall’auto, ci si trova immersi in una realtà completamente diversa, fatta di suoni, odori e sguardi. Un concerto di ululati e di abbaiare dei cani ospitati, che racconta storie di speranza e desiderio di affetto. Bastano pochi minuti perché il visitatore si abitua e si inizia a percepire la vita che pulsa in ogni angolo del canile.

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Ogni cane si comporterà in modo diversi. Alla vista di ospiti umani, alcuni quattro zampe salteranno felici, altri allungheranno la zampa tra le sbarre speranzosi di ricevere coccole e attenzioni, altri spaventati si nasconderanno intimoriti. I visitatori non dovrebbero tralasciare nessuno di questi poveri animali, che meritano abbracci speciali per restituire loro la speranza perduta. Passeggiando tra le gabbie, non si può non rimanere emozionati di fronte a sguardi imploranti e code scodinzolanti. Ogni incontro è un’opportunità per cambiare la vita di un animale e, in molti casi, anche la propria. Un viaggio in un canile permetterà di comprendere l’importanza di sostenere i canili e i volontari che dedicano il loro tempo e le loro energie per prendersi cura di questi animali. Ogni visita è un passo verso la sensibilizzazione e l’adozione. (di Elisabetta Guglielmi)