La storia di Kiwi una piccola foca di soli 3 giorni è emozionante e unisce commozione e determinazione, questo cucciolo di foca ha catturato l’attenzione del mondo

La sua popolarità è dovuta alla pubblicazione del video del suo ritrovamento, Kiwi salvato sulle coste dei Paesi Bassi, è stato trovato in condizioni estremamente delicate: il piccolo aveva ancora il cordone ombelicale attaccato, un segno inequivocabile della sua nascita prematura.
La sua fragilità, unita alla mancanza della madre nei paraggi, ha portato i volontari del Seal Rescue and Rehabilitation Center ad intervenire immediatamente
La storia di kiwi mette in luce non solo la straordinaria capacità del piccolo animale di lottare per la propria vita, ma anche il lavoro incessante di chi si dedica al recupero della fauna marina in difficoltà.
Grazie infatti alle cure meticolose e un monitoraggio costante, Kiwi è passato da uno stato critico a un esemplare forte e indipendente, pronto a tornare al suo ambiente naturale.
Kiwi la foca un simbolo di speranza nonostante l’inizio difficile

Quando Kiwi è stato trovato pesava appena 8 chilogrammi ed era lungo 66 centimetri, misure ben al di sotto della media per un cucciolo di foca, a complicare la situazione c’erano alcuni fattori come il manto prenatale, una caratteristica insolita poiché la maggior parte delle foche perde questa pelliccia durante la gestazione la sua nascita prematura e il cordone ombellicale .
I volontari dopo aver atteso 24 ore hanno inizialmente monitorato nella speranza che la madre tornasse a prendersene cura, sfortunatamente però Kiwi era solo, prematuro e vulnerabile.
Nonostante le difficoltà dell’essere un orfano approdato da solo e indifeso sulla spiaggia il piccolo ha manifestato immediatamente il suo carattere tenace, sebbene fosse ancora privo di denti Kiwi cercava istintivamente di liberarsi e addirittura di mordere il personale che lo accudiva.
Questa è stata la dimostrazione che ha notevolmente incoraggiando i veterinari che hanno avviato la procedura per provvedere alla sua sopravvivenza il cucciolo di foca è stato alimentato con un porridge nutriente a base di salmone e sottoposto a regolari controlli per monitorare il suo sviluppo.
Il percorso di recupero di Kiwi è stato lungo ed è stato gestito con estrema attenzione per far si che il suo comportamento naturale fosse preservato per far si che il piccolo potesse un giorno tornare libero nel suo habitat naturale .
In poco tempo grazie alle attenzioni dei veterinari e dei volontari la foca ha acquistato peso e forza, kiwi ha perso la pelliccia prenatale e sviluppando il caratteristico manto grigio delle foche adulte.
Kiwi non ha peso il suo interesse per l’acqua,e ha passato la maggir parte del suo tempo a nuotare nella piscina della struttura perfezionando le abilità essenziali per sopravvivere in natura, e quando ha raggiunto un livello ottimale di salute e autonomiaKiwi è stato finalmente riportato nel suo habitat naturale.