Siria, leonessa partorisce dopo gli orrori della guerra

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By Antonio Papa

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Lo spaventoso scenario di guerra in Siria lascia per fortuna un pò di spazio anche a storie belle come quella che stiamo per raccontarvi:. All’interno dello zoo di Aleppo, una delle città principali dello stato asiatico assieme alla capitale Damasco, stava per venire al mondo il piccolo Hajar. Si tratta di un cucciolo di leone partorito da sua madre Dana, che era riuscita a sua volta in passato a sopravvivere a diversi bombardamenti oltre che dagli stenti che hanno messo in ginocchio il paese negli ultimi anni. Lo zoo di Aleppo è stato abbandonato, come molte altre strutture, al proprio destino. Tra gli animali che erano lì ospitati almeno in 140 sono morti, e ad oggi si contano soltanto 13 sopravvissuti. I quali vengono accuditi da una sola persona che non li perde mai di vista. Ma anche un’organizzazione animalista internazionale ha deciso di prendere a cuore la situazione e di fornire il proprio contributo, per quanto questa difficile situazione lo consenta.

Il miracolo della vita: leonessa partorisce dopo gli orrori della guerra

Tra gli altri ‘survivors’ figurano altri quattro leoni, due tigri e due orsi, che dalla Siria poi sono stati successivamente condotti dapprima in Turchia e poi in Giordania, dopo un viaggio durato tre settimane. Ma proprio Dana era l’esemplare che destava maggiori preoccupazioni. Amir Khalil, il veterinaio che ha presieduto le operazioni di spostamento degli animali, era in apprensione per lo stato interessante della leonessa. La quale è riuscita a dare alla luce il suo piccolo appena dopo che il drappello aveva raggiunto la sua nuova destinazione, una bella e sicura riserva naturale della Giordania. E non a caso per il cucciolo è stato scelto il nome di ‘Hadjar’, che vuol dire ‘immigrato’. Per il veterinario la nascita in un ambiente sicuro è dipesa principalmente dalla grande forza di volontà della mamma. Il nuovo venuto pesa sui 2 kg e ha un bel manto bianco. Non si sa ancora se sia maschio e femmina, ma questo verrà osservato in seguito. Anche in Iraq si sta vivendo una situazione simile a quella siriana.

A.P.

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