Per ritrovare il suo amato cane perso nel bosco assumono un detective

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By Loriana Lionetti

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Pronti a tutto per ritrovare il loro cane, dopo aver assunto il detective tuttavia è arrivata l’amara scoperta

Cane ritrovato nel bosco
Cane ritrovato nel bosco (foto Facebook Amoreaquattrozampe.it)

In pochi sapranno dell’esistenza di “Pet Detective“, dei veri e propri investigatori privati in grado di scovare tracce nascoste di animali scomparsi. Uno dei più conosciuti nel settore è Said Beid, operante a Villasanta e divenuto famoso in tutta Italia dopo essere riuscito in vari ritrovamenti. Anche la famiglia del cane Bruno era a conoscenza delle doti dell’investitore e dopo aver smarrito il loro amico peloso hanno deciso di ingaggiarlo ad ogni costo, addirittura andando a prenderlo in auto a 80km di distanza e pagarli le spese e l’albergo. Uno sforzo incredibile che ha dato i suoi frutti, tuttavia non senza sorprese!

Bruno, catturato e salvato dal dirupo dopo un mese dalla sua sparizione, l’escamotage di Said è stata provvidenziale

Cane ritrovato nel bosco
Cane ritrovato nel bosco (foto Facebook Amoreaquattrozampe.it)

Era sparito da quasi un mese ed i suoi proprietari avevano quasi perso le speranze, tuttavia qualche segnalazione sull’avvistamento di Bruno era continuata ad arrivare e proprio per questo la famiglia ha deciso quindi di giocarsi l’ultima carta, ingaggiare un investigatore privato specialista nel ritrovamento di cani.

Uno dei più famosi in Italia è il Pet detective Said Beid, che non è riuscito a dire di no dopo aver visto l’apprensione della proprietaria di Bruno per la situazione così dopo essere arrivato sul posto il ragazzo ha subito cominciato le sue ispezioni trovato le tracce di bruno vicino il fiume Mella, nel bresciano, non molto lontano da dove erano avvenuti gli ultimi avvistamenti.

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Dopo aver visto tali tracce l’investigatore non ha perso tempo ed ha iniziato ad allestire foto trappole ed a posizionare in giro diverse porzioni di cibo, certo che il cane le avrebbe trovate. È bastata una sola notte alle foto trappole per fotografare il goloso Bruno ed a quel punto il detective era sicuro che sarebbe tornato.

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Il giorno successivo oltre al cibo è stata posizionata anche una gabbia trappola e nella notte bruno vi è entrato senza particolari indugi. Il problema a questo punto è stato tirar fuori il cane dalla scoscesa vallata in cui era finito ed in cui vagava da mesi, “Ho legato Bruno con una corda alla mia vita e al mio polso e piano piano siamo saliti insieme scalando la vallata, la gioia di riaffiorare il loro cucciolo ai proprietari è stata come sempre immensa e mi ha ripagato del duro lavoro“, queste le parole di Said dopo la chiusura dell’incarico.

Una storia che per fortuna è finita bene, da monito per tutti i proprietari di animali scomparsi che arrendersi non è mai la scelta giusta, anche dopo mesi i nostri amici potrebbero avere bisogno ancora del nostro aiuto, così come è stato per Bruno e la sua famiglia, ripagata dallo sforzo e dal non aver mai abbandonato la speranza.

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