Maltrattati in passato: ora quattro asini fanno giocare i bambini

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By Davide

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Quattro asini, che in passato furono maltrattati, ora passano la loro vita assieme ai bambini, con tanti di gioco e passeggiate. Una storia di rivincita la loro, con l’aiuto di due sorelle che non si sono mai date per vinte.

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Uno dei quattro asini accarezzato da una bambina (Facebook – Ritmo d’Asino)

Il riscatto, nella vita, può essere il trampolino di lancio verso nuovi orizzonti. Soprattutto per chi ha passato molti anni sotto l’incuria e l’infamia di diversi soprusi. Soprusi che non si dimenticano affatto, ma da quali si può uscire a testa alta. Alcune volte, però, serve l’aiuto di qualcuno di esterno, per far sì che la rivincita possa mettersi in atto in tutto il suo splendore. E così è stato per quattro asini, che un tempo venivano maltrattati (e forse non solo quello) da alcuni esseri umani spregevoli. Ora, però, passano le loro giornate accanto ad alcuni bambini e anche adulti. Tra il gioco, nelle sue varie forme, e le passeggiate su alcuni sentieri dell’Italia del Nord. Una storia che ha avuto come aspetto principale il coraggio. Non solo quello dei quattro asini, ma anche quello di due sorelle, che si son date da fare fino all’ultimo respiro, o meglio… occasione!

Due sorelle prendono in custodia i quattro asini: il percorso riabilitativo è lungo ma del tutto straordinario

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Dei genitori a spasso con i bambini e gli asini (Facebook – Ritmo d’Asino)

Quando si pensa che è il momento per far del bene, si parte. Ma appena si parte? Si possono trovare anche delle complicazioni che non ci si aspettava essere all’inizio dell’impegno preso. Così è successo a due sorelle che hanno preso in custodia i quattro asini poc’anzi citati.

Partiamo dai nomo. Quelli dei nostri amici a quattro zampe: Donkey, Rangi, Olmo e Sergio. Ora quelli delle due sorelle: Elisabetta e Alessia Tomazzoli, rispettivamente di 40 e 45 anni. La prima sociologia con specializzazione in Scienze della Formazione. La seconda geometra. Le due hanno acquistato gli asini attraverso un’asta, dopo essere stati messi sotto sequestro in Emilia Romagna.

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Volevano da subito creare un ambiente favorevole e di crescita intorno a loro. Ma si sono immediatamente accorte di una cosa: gli asini avevano paura di qualunque gesto, umano, nei loro confronti. A quel punto, prese dallo sconforto ma anche dal tanto coraggio, si sono rivolte al un centro rivalutativo per asini: il Ranch Margherita, in provincia di Arezzo, esattamente a Cavriglia.

Dopo un lungo percorso hanno preso il patentino tecnico e hanno cominciato un nuovo cammino assieme agli asini. Oggi, loro due, assieme ai quattro amici animali, si trovano a Caldes, nel Trentino, e hanno avviato un percorso di vita assieme a bambini e adulti, ove tutti possono interagire con i quattro asini.

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Dopo il periodo pandemico, le due sorelle puntano in alto: vogliono portare i loro asini, con tutta la loro dolcezza, all’interno delle case di riposo. E non solo: proporre dei percorsi, con tanto di abilitazione, per le persone con disabilità. Alessia ed Elisabetta puntano in grande, e se lo possono permettere. Perché? Perché hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo!

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