Un detective d’esperienza? Sì, ma a quattro zampe: il talento del cane Bayla che risolve casi di omicidio difficilissimi.
I nostri amici a quattro zampe non sono solo fedeli compagni di giochi e avventure ma anche dei provetti detective! E ne è una prova il talento di Bayla, il cane che risolve casi difficilissimi di omicidio meglio di un agente investigativo. I carabinieri, suoi colleghi, spesso si avvalgono delle sue abilità ed è proprio grazie a quelle che spesso fornisce utili risposte alla risoluzione di casi che, altrimenti, resterebbero irrisolti: ecco qualche storia che la vede protagonista.
Non si tratta solo di fiuto inteso come abilità fisica ma anche di intuito: questi sono i segreti di Bayla, il cane che riesce a fornire risposte utili alle autorità che si ritrovano a dover risolvere casi di morte sospetta. La sede del quattro zampe detective è a Bologna ma è disposto a muoversi ‘per lavoro’ e a raggiungere qualsiasi posto dove occorra il suo aiuto.
Si tratta di un magnifico esemplare femmina di razza Pastore tedesco di sette anni e mezzo, nata in Germania, e attiva come cane molecolare fin dal 2020: da allora collabora con il Nucleo Carabinieri cinofili di Bologna. La sua specializzazione è in ricerca di tracce di sangue e cadaveri, ed è proprio grazie alle sue doti infallibili che è stata impiegata in diverse indagini, saltate alla cronaca negli ultimi anni.
Uno dei casi che ha messo alla prova le abilità di Bayla è quello relativo al 2022, che riguardava la morte di Giuseppe Pedrazzini, un uomo di 77 anni scomparso a Toano, in provincia di Reggio Emilia, scomparso mesi prima e ritrovato cadavere. Poiché prove dimostravano che non si fosse trattato di un allontanamento volontario da parte della vittima, si è ritenuto opportuno ricorrere all’aiuto di Bayla.
Il cane, arrivato sul posto, ha subito fiutato una traccia che ha condotto le autorità nei pressi di un pozzo e la stessa azione è stata ripetuta più volte da parte sua, a rimarcare che quella fosse la pista più giusta da seguire: e in effetti così è stato perché proprio al suo interno, coperto da una botola, era stato nascosto il corpo di Pedrazzini.
Ed era stato richiesto il suo contributo anche nella ricerca dei corpi di Agnese Milanese e Giuseppe Guadagnino, madre e figlio rispettivamente di 74 e 41 anni, coinvolti nella frana a San Felice a Cancello nel 2024. Il primo ritrovamento tuttavia risale al 2021, con l’individuazione di tre dei quattro corpi dispersi sul Monte Velino, poi il caso di Momcilo Bakal a Torino e del senza tetto Cristian Muntianu in Abruzzo.
Il talento di Bayla è stato tuttavia sottoposto ad una complessa formazione ad opera del brigadiere Marco Muglia, attuale conduttore del cane ed esperto cinofilo. Quest’ultimo ha sottolineato la differenza che ha riscontrato tra cani molecolari maschi e femmine: le seconde sembrano avere un fiuto più ‘accentuato’ nell’imparare nuove regole.
Oltretutto tra cane e conduttore è importante che si venga a creare un rapporto di grande intesa sul campo di lavoro così come nella vita privata: una volta riconosciute le doti del suo quattro zampe, Muglia l’ha ‘regalata’ all’Arma dei carabinieri che si sono occupati della sua formazione, fatta di tanti esercizi che prevedono prima il riconoscimento di una traccia target e poi l’esprimere la segnalazione.
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E’ dalla traccia di sangue sul luogo di un delitto che Bayla parte per individuare il percorso compiuto dalla vittima o dall’aggressore; il percorso dura circa 3 giorni, al termine dei quali poi è importante che il cane si riposi, anche perché le condizioni di lavoro sono spesso davvero opprimenti. E per il suo lavoro percepisce uno stipendio? No, solo tante coccole. Il suo conduttore in Germania però percepisce una integrazione per il suo cibo e, una volta in pensione, avrà un mantenimento a vita per il suo quattro zampe.
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