Un santuario per portare in salvo gli animali destinati all’eutanasia (FOTO)

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By Redazione

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Tamara e suo marito, stanno costruendo un santuario che gli permetterà di salvare quegli animali che non adottati rischiano una brutta fine

Cucciolo salvato dall'associazione (Screen Instagram)
Cucciolo salvato dall’associazione (Screen Instagram)

Sentire le storie di persone che impiegano la loro vita a salvare il prossimo riempie il cuore di gioia ma soprattutto di speranza. Questo è il caso della coppia formata da Tamara Lackey e da suo marito Steve che con passione, amore e dedizione stanno costruendo il Beautiful Together Animal Rescue and Sanctuary.

Lei, fotografa professionista, da sempre ha un debole per chiunque non abbia voce al mondo, facendo diventare lo scopo della sua vita far si che anche loro siano ascoltati. Ha immortalato animali malati nei rifugi e giovani senzatetto per raccontare le loro storie, ha fatto una raccolta fondi per poter sistemare i sanitari in un orfanotrofio etiope, ed è durante il soggiorno in Etiopia che è nata la loro fondazione.

In principio si occupava nello specifico di aiutare quei bambini che erano in attesa di adozione. Lo scopo di Tamara era quello di documentare tutte le loro storie per far si che raccontandole, le persone si sarebbero interessate a loro e così darsi da fare per dare una mano.

Quello che ho scoperto più e più volte è che, se riesci a portare una storia alle persone in modo che possano connettersi ad essa, si preoccupano e danno” dichiara Tamara, asserendo di quanto sia meravigliosa questa affermazione e di quante brave persone ci siano.

E proprio nei primi momenti del loro lavoro, la donna si è resa conto della incredibile connessione che lega i bambini senzatetto agli animali.

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Un santuario per salvare tutti

Cucciolo (Screen Instagram)
Cucciolo (Screen Instagram)

Nel periodo in Etiopia, Tamara ha aiutato un’organizzazione che si occupava di portare via dalle strade i bambini, ed è rimasta stupita e affascinata dal vedere quelle povere piccole creature così attaccate agli animali.

I bambini si stringevano agli amici a quattro zampe per ricevere reciprocamente più calore per combattere il freddo.
Sono rannicchiati insieme per il calore, e ci sono tutti questi cani
randagi e cuccioli che sono rannicchiati con loro” racconta così Tamara l’esperienza “questi cuccioli seguono i ragazzi in giro
perché troveranno cibo per sé e per i cani e li coccoleranno di notte“.

Insomma un legame creato nelle difficoltà e che sarà indissolubile. Ammaliata da loro, durante la pandemia, ha deciso che fosse giunto il momento di creare un rifugio, un santuario, dove poter dar spazio a questi rapporti meravigliosi. Così su 83 acri ospita tutti quegli animali che nei rifugi non sono adottati, magari a causa di qualche deformazione o malattia, facendo trovare loro riparo e una via di fuga dall’eutanasia, fino a quando non troveranno una casa pronta per ospitarli.

La Carolina del Nord, nel 2020 per il gran numero di animali vittime di eutanasia, è al terzo posto per i più alti tassi di eutanasia animale. Per Tamara, se su ottantacinque milioni di famiglie che posseggono animali domestici il 2% prendesse con se un animale anche solamente per un anno, l’eutanasia diminuirà, se non scomparirà del tutto, trasformando lo stato della Carolina del Nord in no-kill.

L’obiettivo di Tamara è, spiegandolo con le sue parole “connettere i vulnerabili e i senza voce in modi a vantaggio di tutti noi” costruendo un’arena, un fienile per cavalli, una nuova stalla per fornire terapia equina, tutto insieme a programmi per bambini in affidamento e di volontariato.

Verrà costruito inoltre un edificio per ospitare gli incontri, una struttura mobile di sterilizzazione, una di terapia intensiva e altre due strutture per animali oltre che un alloggio per il custode, tutto ciò per iniziare da subito ad avere ospiti.

Il loro lavoro consiste nel prendere con se tutti quegli animali che altrimenti sarebbero soppressi, curarli, amarli e tenerli al sicuro fino all’adozione da parte di una qualche meravigliosa famiglia, che aiuteranno e seguiranno anche dopo l’adozione.
Sono già riusciti a salvare 450 animali.

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Le parole di Tamara

Cagnolino (Screen Instagram)
Cagnolino (Screen Instagram)

Vogliamo spargere la voce su questo il più possibile perché abbiamo bisogno di persone che ci supportino in vari modi” esprime così il suo desiderio “vogliamo che più persone aprano le
loro case per adottare animali, vorremmo che più animali venissero adottati” spiegando lo scopo dell’organizzazione.

Aiutando molti animali, sono tante le storie che potrebbe raccontare, una di quelle che le è rimasta più a cuore riguarda la piccola Gracie, cucciolo di pastore, trovata abbandonata in un cassonetto perché non poteva più muovere le gambe posteriori.
Curandola hanno pensato anche alla riabilitazione, e ad oggi può di nuovo correre felice utilizzando una sedia a rotelle, e avendo forse trovato una nuova mamma umana che si prenderà cura di lei.

Non è solo, come li salvi” chiaro è il messaggio che Tamara vuole trasmettere “È come si salvano a vicenda e qual è l’impatto su tutti noi” concludendo con parole che fanno trasparire l’immenso amore che prova per tutto il magnifico lavoro che svolge “Perché quando lo fanno, è piuttosto incredibile“.

 

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F.D.M

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