Trovano e catturano due cuccioli di volpe, ma è un errore: non erano stati abbandonati

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By Elisabetta Guglielmi

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Una persona ha visto due cuccioli di volpe da soli e, credendo fossero stati abbandonati, li ha portati in un centro faunistico: il grave errore commesso.

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I due cuccioli di volpe trovati (Screenshot foto Facebook – CRFS Lipu Roma – amoreaquattrozampe.it)

 

A Roma nord, nella zona Nuovo Salario, alcuni cittadini hanno avvistato due cuccioli di volpe che vagavano da soli tra le automobili di un parcheggio. Credendo che si fossero persi o che la madre fosse stata uccisa, quelle persone hanno preso i piccoli e li hanno portati in un centro faunistico della zona, il Centro Recupero Fauna Selvatica Lipu di Roma noto con la sigla CRFS, che la Lipu gestisce nei pressi di Villa Borghese. Alla vista delle piccole volpi, lo staff della CRFS Lipu ha lanciato un appello sui social network per mettere in luce le problematiche connesse al “salvataggio” di cuccioli di fauna selvatica che, come in quel caso, non avevano alcun bisogno di essere salvati.

Cuccioli di volpe sottratti per errore alla mamma e portati al centro faunistico

Il post con la foto dei cuccioli sottratti erroneamente al loro habitat è stato condiviso dall’organizzazione di tutela ambientale Lipu sulla propria pagina Facebook all’account @CRFS Lipu Roma.

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I due piccoli di volpe trovati e sottratti alla mamma (Screenshot foto Facebook – CRFS Lipu Roma – amoreaquattrozampe.it)

 

«Ci sono animali che, più di altri, occupano un posto speciale nel nostro immaginario. Quando parliamo di volpi, per esempio, ci tornano alla mente le favole di Esopo o le parole del “Piccolo Principe”, e la nostra mente va subito a scenari naturali come boschi e deserti»: in questo modo inizia il post condiviso su Facebook dall’organizzazione per la tutela della fauna selvatica. La Lipu, acronimo per indicare la Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli (Lipu Onlus), è un’associazione per la tutela della natura, per la conservazione della biodiversità e per la promozione della cultura ecologica. Il Centro Recupero Fauna Selvatica di Roma è gestito dalla Lipu e offre ricovero a ottomila animali selvatici ogni anno, tra mammiferi, uccelli, rettili e anfibi, per un totale di oltre centoventi specie diverse con i più disparati fabbisogni alimentari.

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Esemplare di volpe adulta (Screenshot di Jon Pauling da Pixabay – amoreaquattrozampe.it)

 

Sulla propria pagina Facebook, lo staff del centro faunistico scrive: «Difficilmente, quando parliamo di volpi, riusciamo a immaginarci il traffico di una metropoli, e l’orizzonte di asfalto delle strade di città. Eppure, la volpe “abita” a Roma da oltre quarant’anni. Ecco che allora, se a fare capolino tra le macchine della Capitale sono dei cuccioli, viene spontaneo allarmarsi e sentire un irresistibile bisogno di “salvarli”. Ma la realtà, come spesso accade quando si tratta di animali selvatici, è quasi sempre diversa da come ce la immaginiamo».

I due cuccioli di volpe sono stati infatti avvistati in un parcheggio da alcuni cittadini che hanno pensato di metterli in salvo, sottraendoli però così alla madre. I volontari della Lipu si sono trovati costretti ad accogliere i piccoli, anche se non erano né feriti né erano rimasti orfani. Le volpi insegnano ai loro cuccioli come sopravvivere nella natura, che sia quella sconfinata delle campagne e montagne o quella limitata dall’antropizzazione nei pressi delle città. La mamma volpe dei piccoli recuperati avrà probabilmente lasciato i figli allontanarsi per far capire loro come cercare del cibo, ma sarà sicuramente rimasta nelle vicinanza per difendere i cuccioli da aventuali predatori. Purtroppo, però, le persone sono intervenute, portando via i volpacchiotti e sottraendoli così alla madre.

Naturalmente vedere due cuccioli di volpe, piccoli e indifesi, in mezzo alle auto di un parcheggio a pochi metri dalla città può destare preoccupazione. La Lipu ricorda però che le volpi sono animali che nel corso del tempo hanno imparato ad avvicinarsi ai centri abitati per trovare cibo. Intervenendo si rischi di fare un grave errore, come nel caso dei piccoli recuperati a Roma. Così si legge nel post su Facebook: «I due cuccioli che vedete in foto stavano affrontando proprio questa fase di istruzione insieme al loro genitore, ma una persona, sicuramente in buona fede, ha pensato di “salvarli” dalla città, non sapendo che la città era proprio casa loro. Ora a noi spetta il compito di crescerle, per poi restituirgli la libertà». Lo staff del centro faunistico dovrà ora cercare di non interagire con i cuccioli in modo che non si abituino agli esseri umani e siano in grado di tornare a vivere in natura. La Lipu ricorda a tutti coloro che vedono un animale selvatico di non intervenire subito se l’animale non è ferito: «A voi, che volete aiutarci, spetta invece di ricordare che ci sono circostanze in cui “salvare” un animale selvatico rischia di compromettere il suo naturale percorso di vita. Nel dubbio, contattateci!». (di Elisabetta Guglielmi)

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