Spara ad un cane che si avvicina al suo cancello: il video inchioda il responsabile

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By lotta75

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Un fatto sconcertante come tanti di intolleranza e crudeltà nei riguardi degli animali. Questa volta il responsabile è stato preso in flagrante grazie alle telecamere di sorveglianza di una strada. Nel filmato condiviso su facebook si vede un cane, di nome Canyon, appartenente ad un’anziana signora, Celeste Vera, che si aggira lungo il marciapiede per poi avvicinarsi al cancello di un’abitazione. Dopo qualche istante notiamo che qualcosa ha spaventato il cane che scappa di corsa attraversando la strada per raggiungere il marciapiede opposto.

Dai media locali, si apprende che l’animale è stato ritrovato morto a pochi caseggiati da quell’abitazione a causa di un proiettile.

Il caso è stato denunciato alle autorità che sono riuscite a risalire al responsabile della morte del cane. Si tratta di un giovane brasiliano residente a Barrio Obrero, in Paraguay. Le autorità non solo hanno accusato di aver ucciso l’animale, violando la legge in materia di protezione animali ma anche di essere privo del porto d’armi e quindi di detenere illegalmente una pistola.

La figlia della proprietaria del cane ha riferito ai media che l’uomo avrebbe ucciso anche quattro gatti del quartiere con le stesse modalità. Tutti i residenti sono indignati tanto più che si tratta di uno studente di medicina. Un elemento che sarebbe rilevante ai fini delle indagini.

La proprietaria del cane sarebbe stata anche minacciata dallo studente che se l’era presa anche con il cane di un altro vicino che abbaiava troppo.

Unanime la condanna da parte delle autorità comunali che hanno assicurato di voler andare fino in fondo al caso.

Tuttavia, il giovane brasiliano è stato rilasciato dopo qualche ora dall’arresto e si è reso irreperibili. Secondo le indiscrezioni, il killer potrebbe essere fuggito dall’abitazione dove viveva con la madre e la sua fidanzata. Il video dell’accaduto è stato condiviso dalla testata locale Hoy e ha raccolto migliaia di condivisioni e parole di condanna, sollevando, come sempre in questi casi, l’indignazione sui social.

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