Hai in programma una tranquilla passeggiata in montagna? Bene, ma attenzione agli animali pericolosi che si possono incontrare durante un’escursione.

Cosa c’è di meglio di una rilassante giornata in montagna a fare escursionismo? Ci sono gli appassionati e quelli che si cimentano nell’avventura sulle alture per la prima volta, ma la cosa importante è tenere presente gli eventuali pericoli cui si potrebbe andare incontro. Oltre a piante e fiori velenosi, potremmo incontrare animali pericolosi durante un’escursione e non si tratta sempre di creature di grandi dimensioni. Ecco un breve elenco da tenere a mente prima di partire all’avventura.
Animali pericolosi durante un’escursione: dove si possono incontrare
La natura da sempre attira appassionati e non per delle suggestive passeggiate e percorsi di trekking, meta di esperti escursionisti. Ma anche coloro che sono abituati alle avventure all’aria aperta potrebbero non essere del tutto informati sui pericoli che si possono incontrare: non si tratta solo di animali ma anche di piante da cui stare alla larga.

Potrebbe essere superfluo ma è sempre meglio specificarlo: non bisogna toccare animali, cuccioli né raccogliere piante e fiori durante queste passeggiate. Il rischio è di mettere in pericolo la vita di queste specie: bisogna rispettare la natura che ci sta ospitando ed essere visitatori silenziosi ed educati.
Le zone scelte per l’escursionismo in Italia sono diversi e hanno ciascuno la propria particolarità: dalle Dolomiti (che presentano sia sentieri più facili per principianti sia impegnativi per i più esperti) alla Toscana (sulla via Francigena) alla Valle d’Aosta (qui il giro più famoso è quello del Monte Bianco) e ancora nei boschi dell’Abruzzo.
Anche le isole possono rappresentare mete interessanti per gli appassionati, e in particolare la Sardegna, tra le montagne e la costa, e la Sicilia con il popolare trekking dell’Etna.
Animali pericolosi durante un’escursione: quali sono? I ‘magnifici 5’
Oltre a piante tossiche, che potrebbero avere effetti devastanti sulla nostra pelle, come l’edera velenosa e la Penace di Mantegazza (dagli effetti ustionanti), ci sono 5 animali che più di frequente si possono incontrare su questi sentieri. Premessa doverosa: non si tratta di predatori alla ricerca di vittime umane da sacrificare sui loro banchetti, ma è opportuno non arrecare loro alcun disturbo per non essere attaccati.
Quindi nessuno di loro ha realmente intenzione di attaccarci, ma potrebbero farlo se e quando avvertiranno la nostra presenza come una minaccia. Ma quali sono i 5 animali pericolosi che potremmo incontrare durante un’escursione? Eccoli tutti.
La vipera
Un morso di questo rettile potrebbe farci finire dritti in ospedale e le conseguenze potrebbero essere anche peggiori: la vipera però non attacca se non si sente minacciata, poiché preferisce fuggire davanti a ogni possibile pericolo. Dallo scorso anno si è parlato di un vero e proprio allarme vipere in Italia, quindi è opportuno fare attenzione.

Ma è soprattutto importante riconoscere una vipera se ne incontri una e quali sono i rischi possibili: non c’è da perdere tempo e bisogna recarsi alla struttura ospedaliera più vicina.
La zecca
Un pericolo non solo per i nostri amici animali (qualora dovessero accompagnarci durante l’escursione è bene sapere quali sono i rimedi per pulci e zecche su cane e gatto) ma non solo: anche gli esseri umani possono essere attaccati da questi insetti piccoli ma insidiosi, che si attaccano alla pelle succhiano il nostro sangue.

Ma il vero problema non sarebbe la quantità di sangue succhiato (che sarebbe davvero minima) bensì la quantità di virus e batteri che la zecca può inocularci quando affonda la sua bocca nella nostra carne. E’ molto frequente imbattersi in questi insetti, quindi è bene sapere cosa fare in caso di punture di zecche nell’uomo.
La malmignatta
Rimanendo nell’ambito degli aracnidi (cui appartiene anche la zecca), non poteva mancare la vedova nera mediterranea detta anche ‘malmignatta’: per fortuna in Italia non sono frequenti ragni velenosi ma questa fa decisamente eccezione. Il morso del ragno vedova nera è difficile da riconoscere perché non provoca alcun dolore, ma gli effetti successivi possono essere anche letali.

Subito dopo l’attacco, quando il veleno sarà ormai entrato in circolo, potrebbero manifestarsi sintomi allarmanti quali:
- episodi di vomito e diarrea,
- febbre,
- crampi addominali,
- morte.
La processionaria
A prima vista potrebbe sembrare innocua e chissà quante volte ci siamo fermati ad ammirare le lunghe file di insetti dalla folta peluria superficiale, che si posizionavano a formare i vagoni di una sorta di treno. Eppure non c’è da fidarsi di questo lungo insetto, parassita di alberi come i pini e querce.

Proprio la peluria superficiale di questo insetto ha infatti un effetto urticante per tutti coloro che vi entrano in contatto: può irritare la gola qualora venisse ingerita, oppure le vie respiratorie se inalata; allo stesso modo gli occhi potrebbero infiammarsi e sfociare in congiuntivite.
Gli imenotteri
Chiudiamo questo pericoloso elenco con gli insetti volanti quali calabroni e vespe in primis: la loro puntura può scatenare reazioni allergiche in chi ne soffre ma anche essere molto dolorosa per chi non è allergico. Infatti il pungiglione di questi insetti enormi volanti provoca gonfiore e dolore, che possono essere alleviati da ghiaccio e acqua fredda.

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Come già detto, spesso si tratta di attacchi che derivano da una forte sensazione di pericolo: in caso di punture di vespa c’è un rimedio semplice e infallibile ma quando le punture sono multiple, perché magari l’attacco è da parte di un’intera colonia, è bene recarsi al pronto soccorso più vicino.