L’apparato respiratorio del cavallo è un meccanismo molto affascinante: scopri come funziona e da cosa è composto.

Lo scambio tra O2 e CO2 nel cavallo avviene grazie alle funzionalità di un meccanismo affascinante. L’apparato respiratorio del cavallo sembrerebbe avere un asset più complesso rispetto a quello del cane o del gatto, ma non per questo motivo potrebbe risultare più difficile da comprendere ai nostri occhi. Vediamo allora di scoprire in che modo i flussi d’aria raggiungono i polmoni del cavallo e in che maniera soprattutto si modificano durante questo percorso.
Apparato respiratorio del cavallo: come funzionano le sue vie nasali
Se le caratteristiche degli occhi del cavallo non hanno già mancato di suscitare molta curiosità, è assai probabile che anche la composizione e le funzionalità dell’apparato respiratorio di questo animale possano rappresentare una fonte di grande interesse per gli appassionati.

Sebbene i cavalli non utilizzino la loro bocca per respirare, una delle prime caratteristiche più evidenti del loro apparato respiratorio riguarda la sua stretta somiglianza con quello degli esseri umani. La sua composizione infatti ci mostra la presenza, in ordine di utilizzo, narici, laringe, trachea, bronchi e bronchioli.
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L’impossibilità di respirare con la bocca nel cavallo è data soprattutto dalla consistenza molle del loro palato. Quest’ultima renderebbe infatti molto difficoltoso il libero passaggio dell’aria fino ai polmoni, risultando definitivamente esclusa per l’animale come ulteriore via aerea. Eppure quel che è interessante di questa mancata scissione è che i cavalli hanno comunque una notevole capacità di aumentare la loro assunzione dell’aria in base alla consistenza dei loro sforzi.
Curiosità sul cavallo: come respira
Le vie nasali del cavallo possono aumentare di volume di risposta uno sforzo fisico più intenso. Questo spiegherebbe dunque l’ampiezza delle loro narici. Una caratteristica che risulterebbe ancora oggi evidente al primo sguardo anche di un osservatore distratto. Se dunque la zoppia delle briglie nei cavalli può rappresentare un importante ostacolo per le loro prestazioni, necessitando di una cura ben precisa, quella di non poter respirare con la bocca – in realtà – non comprometterebbe in alcun modo la salute di questo animale.

La respirazione del cavallo tramite le vie nasali non coinvolge infatti soltanto bronchi e bronchioli, ma anche molti muscoli e nervi che permettono a questo indispensabile processo per tutto il suo organismo di adattarsi alle esigenze fisiche dell’animale in base alla sua età o alle sue abitudini. Ad esempio un cavallo sportivo avrà necessariamente più bisogno di ampliare le sue vie aree rispetto a un cavallo da passeggio.